8°Congresso Nazionale dell’Accademia LIMPE–DISMOV
ACCADEMIA LIMPE-DISMOV
8°CONGRESSO NAZIONALE
NAPOLI
MOSTRA D’OLTREMARE
16/17/18 NOVEMBRE 2022
Dai meccanismi di malattia alle terapie personalizzate. Numerose sessioni plenarie; tante collaborazioni con altre società scientifiche; importanti focus sui meccanismi che sottendono l’origine delle malattie neurodegenerative; molti approfondimenti sui disordini del movimento di origine autoimmune; tantissimi premi scientifici; borse di studio quasi raddoppiate grazie al sostegno di FONDAZIONE GRIMALDI ONLUS, FONDAZIONE ACHILLE SCUDIERI e FONDAZIONE SANTA MARIA del POZZO che hanno permesso anche di ampliare il progetto “GIOVANI E RICERCA” e molto altro.
L'uomo, il lupo, l'orso delle caverne: millenni di convivenza in una grotta
La prima esplorazione delle profondità della Grotta di Veja (Verona) ha portato alla luce più di 200 resti di orso, lupo e tasso oltre a tracce di frequentazione umana negli ultimi 10-12mila anni.
La grotta si trova a Nord di Verona, nel Parco della Lessinia. È una cavità carsica che ha avuto origine in un periodo più recente di 38 milioni di anni fa per l’azione di acque ipogee. Finora studiata parzialmente, è in grado di raccontare molto dei millenni di convivenza tra uomo e fauna e dell’ambiente dell’area prima, durante e dopo l’ultimo evento glaciale.
Le attività di ricerca, riavviate nel 2021 grazie all’Università Ca’ Foscari Venezia, sono entrate nel vivo con una campagna appena conclusa che ha coinvolto 8 operatori che si sono alternati durante due settimane per scavo, documentazione e vaglio del materiale.
Alimenti e diete iper proteiche: è boom di consumi, ma attenzione alla salute
Iper proteico è sinonimo di salute e benessere? Medici, nutrizionisti ed esperti fanno chiarezza e mettono in guardia: "Attenzione ai soggetti inclini a certe patologie"
I dati di un fenomeno sempre più in crescita: gli italiani mangiano troppa poca frutta e verdura rispetto alle porzioni consigliate per un'alimentazione bilanciata. Il falso mito del low-carb per perdere peso in poco tempo.
Budini e dessert, barrette e preparati in polvere. Spesso in confezioni accattivanti e tutti con un unico comune denominatore: un alto contenuto proteico. L'industria alimentare sta cavalcando ormai da qualche anno un nuovo trend, quello dei prodotti ad alto contenuto proteico. Un vero boom per industria e consumatori, a contrappeso di un'alimentazione low-carb indirizzata soprattutto a target sportivi, salutisti o più in generale interessati a una perdita di peso. Ma l'uso o l'abuso di una dieta iper proteica può avere risvolti spiacevoli per la salute, a volte anche gravi.
LOW CARB E PERDITA DI PESO
Complici anche alcune diete di particolare tendenza (come ad esempio la dieta iperproteica o la dieta chetogenica), a un ridotto consumo di carboidrati viene spesso associata una rapida e significativa perdita di peso. Ma limitare l'apporto di certi nutrienti prediligendone altri in misura eccessiva, può portare scompensi in
termini di fabbisogno giornaliero e quindi, a lungo termine, anche a gravi danni alla salute nonché lo sviluppo e acutizzazione di importanti patologie.
Ma al di là di mode e tendenze, un'alimentazione ad alto contenuto proteico è davvero sinonimo di benessere e salute? Medicina e scienza mettono da sempre in guardia sulle diete fai-da-te, invitando a rivolgersi ad esperti professionisti come dietisti e nutrizionisti. Questo grande exploit di alimenti iper proteici può rivelarsi infatti non solo un trend illusorio per il dimagrimento e la perdita di peso, ma soprattutto un potenziale serio pericolo per la salute.
I DATI DI QUESTO FENOMENO
A incoraggiare la tendenza delle diete low-carb, è soprattutto il legame spesso associato tra un elevato apporto proteico e l'aumento di massa e forza muscolare, a discapito della massa grassa e quindi a favore della perdita di peso. "Dieta proteica = dieta sana" è diventato quindi un assioma che convince sempre di più e in modo sempre più diffuso i consumatori all'acquisto di prodotti high pro, facendo
implementare così anche il mercato di settore, aumentato negli ultimi anni in modo impressionante.
I dati della sorveglianza di popolazione PASSI relativi al biennio 2020-2021 fotografano un'inclinazione dei consumatori italiani sempre meno aderente alla così detta "dieta mediterranea": in particolare, soprattutto le fasce anagraficamente più giovani tendono a sottostimare carboidrati e zuccheri raffinati, prediligendo proteine, sia animali che vegetali. E ancora, sulle tavole degli italiani c'è troppa poca frutta e verdura, molta carne e molti salumi.
Il rapporto evidenzia poi un aumento di prodotti ricchi in proteine del tipo formaggi, affettati, hamburger e uova, ma anche albume liquido in brik, fiocchi di latte e yogurt greco.
E anche qui, consumi in aumento per prodotti stranieri e più o meno esotici, come ad esempio lo yogurt colato islandese, il latte fermentato svedese, lo skyr islandese o il kefir orientale(*).
IL PARERE DELL'ESPERTO
"Uno dei vantaggi della dieta iperproteica è che consente di non perdere massa muscolare durante un periodo di perdita di peso - spiega il Dott. Giulio Gaudio, nutrizionista ed esperto dietista - Il beneficio maggiore dato da una dieta iperproteica è infatti proprio il senso di sazietà, che consente a chi si trova in un regime di dieta una maggiore aderenza al nuovo piano alimentare, grazie all'elevato potere saziante che diversi studi scientifici riscontrano e confermano nelle proteine". "Chi si sottopone a iperproteiche, in genere, riscontra una perdita di peso più veloce e più efficace ma a lungo termine, consumare una elevata quantità di proteine non è sempre garanzia di perdita di peso e anzi, può portare allo sviluppo di disturbi e gravi patologie - continua il Dott. Gaudio - Le proteine, infatti, apportano le stesse calorie dei carboidrati, per cui un loro consumo eccessivo (se non si segue una dieta bilanciata negli altri nutrienti) puo' addirittura portare ad ingrassare. Bisogna poi fare attenzione alle conseguenze che comporta sullo stato di idratazione: quando le proteine sono in eccesso, devono essere "demolite" e il prodotto di scarto che si genera viene eliminato attraverso l'urina. Se si eccede quindi con il consumo di proteine e non si beve abbastanza acqua, si potrebbe incorrere in un forte stato di disidratazione".
I RISCHI PER LA SALUTE
E' chiaro quindi come a certi soggetti come ad esempio persone che soffrono già cronicamente di insufficienza renale, "sia fortemente sconsigliata una dieta iperproteica, per non andare così a compromettere o a sovraffaticare una funzionalità renale già critica" continua l'esperto. E non è tutto, una dieta chetogenica o più in generale iper proteica è fortemente sconsigliata anche per soggetti affetti da insufficienza epatica, renale e cardiaca. Ai pazienti con diabete di tipo 1, alle donne in gravidanza e allattamento e a tutti i soggetti con particolare disturbi psichici o del comportamento o che abusano di alcol e altre sostanze.
(*) "Dieta iper proteica e dieta ipoglucidica" / Ministero della Salute 2021
Disturbo da deficit di attenzione e/o iperattività: quando è il corpo che parla
Pubblicato sulla rivista «Scientific Reports» lo studio Reduced motor planning underlying minhibition of prepotent responses in children with ADHD, coordinato da Teresa Farroni dell’Università di Padova e Gustavo Marfia dell’Università di Bologna, che fa luce sulle difficoltà dei bambini con disturbo da deficit di attenzione e/o iperattività (ADHD) di inibire azioni automatiche.
Immaginiamo un gruppo di bambini a scuola al momento del pranzo in mensa: i piatti arrivano un po’ alla volta ma gli insegnanti li invitano a iniziare a mangiare quando tutti hanno ricevuto il cibo.
La capacità dei bambini di inibire azioni automatiche permette loro di regolare flessibilmente il proprio comportamento a seconda degli eventi dinamici dell’ambiente esterno. Questa abilità richiede che i bambini, implicitamente, controllino i propri movimenti, in una stretta relazione mente-corpo.
Gestione forestale: un’arma contro il cambiamento climatico
Due studi dell’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isafom) pubblicati sulle riviste Science of the Total Environment e Agricultural and Forest Meteorology analizzano la capacità di sequestro e stoccaggio del carbonio in diversi scenari di gestione forestale e cambiamento climatico degli ecosistemi forestali in Europa. I risultati dell’indagine aiutano a comprendere gli effetti del cambiamento climatico in atto e il peso dell'impatto antropico sulle foreste.
Le foreste hanno la capacità di sequestrare carbonio atmosferico e di stoccarlo nella biomassa. Questa caratteristica è influenzata dal cambiamento climatico in atto. Un team internazionale guidato da Daniela Dalmonech, assegnista di ricerca del Laboratorio di modellistica forestale (Forest Modelling Lab) presso l’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isafom) di Perugia, cerca di fare luce sul possibile futuro delle foreste europee e sul ruolo della gestione forestale nel contrasto agli effetti del cambiamento climatico, analizzati con un approccio modellistico.
Domiziano Imperatore. Odio e amore
Fino al 29 gennaio 2023, la mostra dedicata a Domiziano, l’ultimo imperatore della gens Flavia, amato e odiato in vita così come in morte, racconterà la complessità e i contrasti di questa figura e del suo impero. In esposizione quasi 100 opere provenienti da alcuni dei più importanti musei internazionali ed italiani.
Dopo l’importante mostra I marmi Torlonia. Collezionare capolavori (14 ottobre 2020 - 27 febbraio 2022) che ne ha segnato l’apertura al pubblico, la nuova sede espositiva dei Musei Capitolini, Villa Caffarelli, torna ad ospitare una grande mostra di archeologia romana.
L’esposizione Domiziano imperatore. Odio e amore, aperta al pubblico dal 13 luglio 2022 al 29 gennaio 2023, è coprodotta dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dal Rijksmuseum van Oudheden della città olandese di Leiden; essa è dunque il risultato di un accordo culturale di dimensione internazionale. Wim Weijland, Nathalie de Haan, Eric M. Moormann, Aurora Raimondi Cominesi e Claire Stocks hanno ideato e curato l’esposizione God on Earth. Emperor Domitian, ospitata a Leiden dal 17 dicembre 2021 al 22 maggio 2022, cui la Sovrintendenza Capitolina ha partecipato con importanti prestiti. In continuità con essa e riprendendo parte del progetto scientifico e dei prestiti, la Sovrintendenza Capitolina ha elaborato nella nuova mostra una diversa articolazione del racconto e del percorso espositivo anche grazie all’aggiunta di nuove opere.
Una nuova fase solida dell’ammoniaca
Molecole di ammoniaca nella fase liquida (sinistra) che vengono ordinate in una nuova fase solida cristallina dall'applicazione di campi elettrici intensi (destra) in istantanee raccolte da simulazioni di dinamica molecolare ab initio.
Un gruppo di ricerca dell’Istituto per i processi chimico-fisici del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ipcf), usando metodi avanzati di simulazione al supercalcolatore, ha dimostrato per la prima volta che si possono ottenere fasi solide di ammoniaca tramite l’applicazione di campi elettrici intensi, con implicazioni che spaziano dalle scienze planetarie alla produzione dell’idrogeno. Lo studio è pubblicato su The Journal of Physical Chemistry Letters.
L’ammoniaca è una delle sostanze più abbondanti del nostro sistema solare. In molti laboratori all’avanguardia è possibile produrre campi elettrici molto intensi che consentono di indagare diversi fenomeni tramite varie tecniche chimico-fisiche. Tuttavia, finora non erano mai stati studiati gli effetti prodotti dai campi elettrici sull’ammoniaca liquida. In uno studio pubblicato su The Journal of Physical Chemistry Letters, rivista della American Chemical SocietyACS, un gruppo di ricerca dell’Istituto per i processi chimico-fisici del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ipcf) di Messina, in collaborazione con l’Accademia delle scienze della Repubblica Ceca di Brno, usando metodi avanzati di simulazione al supercalcolatore, ha dimostrato per la prima volta che campi elettrici intensi sono capaci di indurre una transizione strutturale dal liquido verso una nuova fase solida dell’ammoniaca.
Sicurezza alimentare: una nuova ricetta per aumentare la “shelf life” della pasta fresca
Messo a punto un nuovo processo per prevenire il deterioramento della pasta fresca, modificando i protocolli di confezionamento e aggiungendo probiotici antimicrobici all'impasto: in questo modo si prolunga di 30 giorni la vita sullo scaffale (shelf-life) della pasta fresca e si contribuisce a ridurre gli sprechi alimentari. Il nuovo metodo, illustrato sulla rivista Frontiers in Microbiology, è a cura di ricercatori dell’Istituto di biomembrane, bioenergetica e biotecnologie molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche e del Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e ambiente e del Dipartimento di scienze del Suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro insieme a Food Safety Lab s.r.l.
Fotosintesi artificiale per immagazzinare l'energia solare
Un lavoro di ricerca pubblicato su Nature Catalysis indaga alcuni aspetti fondamentali di una tecnologia per immagazzinare in combustibili l’energia ricavata da fonti rinnovabili, permettendone lo stoccaggio e il successivo utilizzo: la prima applicazione riguarda l'uso dell’energia solare per produrre idrogeno dall'acqua. Lo studio è svolto dall’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con il Fritz Haber Institute della Max Planck Society.
Le fonti rinnovabili come il solare non sono costanti nel tempo: serve una tecnologia per immagazzinare ciò che non si utilizza durante il giorno per poterlo avere a disposizione quando il sole non splende. Ma come si può usare un processo chimico come metodo di stoccaggio dell’energia?
E’ quanto indaga un lavoro di ricerca pubblicato su Nature Catalysis, svolto da ricercatori dell’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche di Trieste (Cnr-Iom) in collaborazione con i ricercatori del Fritz Haber Insitute della Max Planck Society di Berlino: in esso vengono indagati alcuni aspetti fondamentali di una tecnologia per immagazzinare in combustibili l’energia ricavata da fonti rinnovabili, permettendone lo stoccaggio e il successivo utilizzo. La prima applicazione riguarda l'uso dell’energia solare per produrre idrogeno dall'acqua.
La ricerca ha a che fare con lo studio dettagliato di alcune fasi del processo di elettrolisi fotocatalitica: si tratta di un processo elettrochimico nel il quale si usa la luce del sole per scindere l’acqua nei suoi costituenti: ossigeno e idrogeno.