Arriva l’estate e cresce l’attenzione per la pelle, per la sua protezione dal sole e per il suo aspetto estetico. Tutti ormai sanno che i raggi del sole possono avere effetti positivi e negativi: l’esposizione al sole aiuta a “fissare” il calcio nelle ossa, ma non è consigliato stare al sole per tempi prolungati e nelle ore più calde. Non tutti sono però consapevoli della grande importanza che le abitudini alimentari possono avere nel mantenere la pelle sana e “giovane”.
Un maggiore consumo di frutta, verdura ed acqua giova molto all’estetica della pelle conferendole colore (sfumature rosse e gialle) e tonicità. L’apporto di carotenoidi (contenuti principalmente in frutta e ortaggi di colore giallo-arancio, ma anche in fegato, uova, latte e latticini) è associato a una tonalità più gialla della pelle, esteticamente piacevole. L’introduzione di vitamine combatte l’invecchiamento della pelle e l’idratazione la mantiene elastica e morbida (si veda anche la recente pubblicazione sul rapporto tra alimentazione ed estetica, “You are what you eat”, apparsa sulla nota rivista scientifica americana PLoS ONE),

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Per la prima volta, in Italia, attraverso una ricostruzione in 3D dell’osso temporale, ripristinato l’udito ad una piccola paziente ipoacusica con gravi malformazioni congenite.
15 Giu 2020 Scritto da Ospedale pediatrico Santobono di Napoli
La tecnologia più avanzata a supporto della Salute: nuovo traguardo per la UOSD di Chirurgia protesica della Sordità Infantile dell’ AORN Santobono -Pausilipon di Napoli. Per la prima volta, in Italia, attraverso una ricostruzione in 3D dell’osso temporale, ripristinato l’udito ad una piccola paziente ipoacusica con gravi malformazioni congenite.
La bambina affetta da Atresia Auris (malformazione congenita con assenza del padiglione auricolare, del condotto uditivo esterno e dell’orecchio medio) presentava un grave deficit uditivo e quindi problemi di apprendimento scolastico
L’ intervento chirurgico è stato eseguito dall’ equipe (A.della Volpe, A.De Lucia, A.M.Varricchio, D. Granata) della UOSD di Chirurgia Protesica della Sordità Infantile (Centro di Riferimento Regionale per gli Impianti Cocleari Pediatrici) dell’AORN Santobono Pausilipon di Napoli, diretta dal dott. Antonio della Volpe, utilizzando oggi – per la prima volta in Italia -una tecnica innovativa in campo otochirurgico per la pianificazione preoperatoria.
Vaccino: Speranza, “Firmato contratto insieme a Francia, Germania e Olanda" Importante passo avanti per Italia ed Europa
15 Giu 2020 Scritto da Ministero della SaluteVaccino: Speranza, “Firmato contratto insieme a Francia, Germania e Olanda" Importante passo avanti per Italia ed Europa
"Insieme ai Ministri della Salute di Germania, Francia e Olanda, dopo aver lanciato nei giorni scorsi l’alleanza per il vaccino, ho sottoscritto un contratto con Astrazeneca per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino da destinare a tutta la popolazione europea". Ne dà notizia su Facebook il Ministro della Salute, Roberto Speranza. "Il candidato vaccino - prosegue il Ministro - nasce dagli studi dell’Università di Oxford e coinvolgerà nella fase di sviluppo e produzione anche importanti realtà italiane". "L’impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in stato avanzato, si concluda in autunno con la distribuzione della prima trance di dosi entro la fine dell’anno. Con la firma di oggi arriva un primo promettente passo avanti per l’Italia e per l’Europa. Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid 19. Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi", conclude Speranza.
Un anticorpo monoclonale per contrastare la sindrome di Clouston
15 Giu 2020 Scritto da Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc)Immagine al microscopio confocale multifotone
Un nuovo studio dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Cnr di Monterotondo, in collaborazione con l’Università di Padova e la ShanghaiTech University mostra il funzionamento di un anticorpo monoclonale, che contrasta gli effetti di questa malattia ereditaria che provoca anomalie su pelle, unghie e capelli. I risultati, pubblicati su EbioMedicine, forniscono un sostegno allo sviluppo delle terapie con anticorpi,necessarie per le malattie legate alle mutazioni della proteina connessina
Un recente studio dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc) di Monterotondo, coordinato da Fabio Mammano e co-finanziato dalla Fondazione Telethon, ha permesso di individuare un anticorpo monoclonale, denominato abEC1.1, che legandosi ad una proteina chiamata connessina 30 (Cx30), è in grado di ripristinarne il normale funzionamento in presenza di mutazioni che causano la sindrome di Clouston.
BAMBINO GESU’: TRAPIANTO DI MIDOLLO RIUSCITO PER IL BIMBO POSITIVO AL CORONAVIRUS
12 Giu 2020 Scritto da Ospedale pediatrico Bambino Gesu di Roma
Il bambino di 6 anni, affetto da leucemia linfoblastica acuta, era stato sottoposto al trattamento con plasmaottenuto da un soggetto guarito dall’infezione virale.
È riuscito all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù il trapianto di midollo per il bimbo di 6 anni, affetto da leucemia linfoblastica acuta, che, nel mese di marzo, era risultato positivo al nuovo coronavirus con tutta la famiglia (mamma e papà). Per favorire l’eliminazione del virus, il bambino era stato ricoverato al Centro Covid di Palidoro e sottoposto in via compassionevole al trattamento con plasma ottenuto da un soggetto guarito dall’infezione virale. Una volta negativizzato, è stato possibile eseguire l’atteso trapianto con le cellule staminali emopoietiche prelevate dal papà, anche lui nel frattempo guarito dal virus. Ora il bambino sta bene, non ha avuto complicanze e verrà sottoposto ai normali controlli post-trapianto.
Frutta, verdura ed acqua per avere una pelle piu’ bella d’estate
12 Giu 2020 Scritto da Comunicato Ogp
"Covid19: il lockdown con la riduzione della mobilità ha funzionato"
12 Giu 2020 Scritto da Università di Pisa
La conferma da uno studio condotto dal KDD-Lab un laboratorio congiunto tra Cnr-Isti ed Unipi, e si è basato sul tracciamento anonimo dei dati telefonici
Il KDD-Lab, laboratorio congiunto tra Cnr e Università di Pisa, insieme con WINDTRE, l’Istituto Superiore di Sanità, la Fondazione Bruno Kessler e altri centri di ricerca italiani ed internazionali, ha analizzato la relazione tra la mobilità dei cittadini e la diffusione del COVID-19, nel periodo da Gennaio a Maggio 2020, in tutte le regioni italiane. In particolare, il team di scienziati ha confrontato la riduzione dei flussi di mobilità, stimati da dati telefonici anonimizzati, e l’evoluzione dell’Rt, il numero medio di infezioni generate da un individuo infetto, stimato retrospettivamente.
“Questo studio, condotto nell’ambito delle attività della task force COVID-19 “data-driven” del Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione - dice Dino Pedreschi dell’Università di Pisa - dimostra l’importanza dei big data sulla mobilità umana per affinare la nostra comprensione della dinamica delle epidemie”.
“L’analisi di questi dati - aggiunge Fosca Giannotti dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’ Informazione (Cnr-Isti) - consente di ragionare sull'efficacia delle scelte politiche circa gli interventi di contenimento, aiutando le autorità sanitarie regionali e centrali a monitorare l'epidemia man mano che la situazione evolverà, nei prossimi mesi”.
La notizia è confermata da uno studio svolto dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e pubblicato su Brain, Behavior & Immunity lo scorso 19 Maggio.
Da una ricerca svolta interamente all’interno dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, arriva la conferma del fatto che il Coronavirus, oltre alle vie respiratorie, è in grado di attaccare anche il sistema nervoso. Lo studio, recentemente pubblicato su Brain, Behavior & Immunity, ha avuto lo scopo di censire e valutare prospetticamente i sintomi neurologici soggettivi lamentati da pazienti affetti da malattia di Coronavirus 2019 (COVID-19).
Frutto della collaborazione scientifica tra la neurologia, le malattie infettive, le malattie respiratorie e la malattia del lavoro del Policlinico Tor Vergata, il lavoro, dal titolo Subjective Neurological Symptoms Frequently Occur in Patients With SARS-CoV2 Infection porta le firme di un ampio pool di medici e ricercatori: Claudio Liguori, Mariangela Pierantozzi, Matteo Spanetta, Loredana Sarmati, Novella Cesta, Marco Iannetta, Josuel Ora, Grazia Genga Mina, Ermanno Puxeddu, Ottavia Balbi, Gabriella Pezzuto, Andrea Magrini, Paola Rogliani, Massimo Andreoni, Nicola Biagio Mercuri.
Ipermemoria: nel cervello di “chi non dimentica” svelato il meccanismo che ordina la memoria
09 Giu 2020 Scritto da Università La Sapienza di Roma
Un nuovo studio italiano, coordinato dal Dipartimento di Fisiologia e farmacologia Vittorio Erspamer della Sapienza rivela l'esistenza di un'area cerebrale che permette alle persone dotate di ipermemoria autobiografica di "datare" i ricordi. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla rivista Cortex
Un nuovo studio interamente italiano e pubblicato sulla rivista Cortex ha rilevato cosa rende il cervello degli individui “ipermemori” capace di ricordare anche i più piccoli dettagli di ogni giorno della loro vita. Grazie all’analisi di questi individui sono state identificate le aree del cervello specificamente deputate a dare una dimensione temporale ai ricordi, organizzando quelle informazioni che nelle persone comuni restano memorie indistinte e sfocate.
COVID-19: meno albumina, più rischio trombotico
08 Giu 2020 Scritto da Università La Sapienza di Roma
Un nuovo studio della Sapienza e del Policlinico Umberto I di Roma fornisce per la prima volta una interpretazione del rischio trombotico nei pazienti Covid-19, aprendo la strada a una identificazione precoce dei soggetti ad alto rischio e a nuove prospettive terapeutiche
Eruzioni cutanee, gambe gonfie, cateteri ostruiti e morte improvvisa. La “tempesta” di coaguli di sangue è una complicazione letale in una buona percentuale di coloro che si ammalano gravemente di COVID-19.
Alcuni studi stanno iniziando a chiarire i meccanismi alla base di questa correlazione, ma fino a oggi la strategia terapeutica giusta per una guarigione era ancora lontana.
Ricercatori di Milano-Bicocca identificano il meccanismo che causa trombosi vascolari nei pazienti infettati da COVID-19
05 Giu 2020 Scritto da Università degli studi di Milano Bicocca
Una scoperta tutta italiana, e più precisamente fatta da ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca permette di fare un importante progresso nelle nostre conoscenze su COVID-19. Il lavoro è stato accettato il 26 Maggio dalla rivista Americal Journal of Hematology ed è già disponibile sul sito della rivista (DOI: https://doi.org/10.1002/ajh.25882).
«Sapevamo che l’infezione con COVID-19 determina una grande propensione a sviluppare trombosi venose e arteriose anche mortali in una percentuale di pazienti che arriva fino al 50% - afferma Carlo Gambacorti-Passerini, professore di Ematologia e direttore della Clinica Ematologica dell’Università, sita presso l’Ospedale San Gerardo di Monza -Rimaneva però ignoto cosa causasse questo fenomeno».I ricercatori si sono concentrati su un marcatore chiamato sFlt1, prodotto quasi esclusivamente dalle cellule endoteliali, quelle cioè che tappezzano la superficie interna dei vasi e che hanno il compito di evitare l’innesco della coagulazione. I valori di sFlt1 e in particolare il rapporto tra sFlt1 e PlGF (un fattore di crescita per le cellule endoteliali) si innalzano fino a 5 volte durante il ricovero dei pazienti.
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