Marmolada: un ghiacciaio dimezzato negli ultimi 25 anni
Confermata la situazione drammatica rilevata dall’ultima campagna glaciologica partecipata organizzata dal Museo di Geografia dell’Università di Padova in collaborazione con il comitato glaciologico italiano e ARPAV.
La superficie e il volume del Ghiacciaio della Marmolada continuano a ridursi a ritmo accelerato. Lo confermano le misurazioni annuali condotte da geografi e glaciologi dell’Università di Padova, che tratteggiano di anno in anno un quadro sempre più fosco sullo stato di salute del più importante ghiacciaio delle Dolomiti.
Grazie alla Campagna glaciologica partecipata organizzata dal Museo di Geografia dell’Università di Padova in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano e ARPAV anche quest’anno una ventina di escursionisti esperti provenienti dal Veneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia hanno potuto seguire da vicino le misurazioni.
Alle origini dell’antenato da cui si è evoluta la nostra specie
Un nuovo studio internazionale, che ha visto per l’Italia la partecipazione della Sapienza e dell’Università di Firenze, ha identificato una drammatica crisi demografica delle popolazioni umane avvenuta meno di un milione di anni fa, cioè alla fine del Pleistocene Inferiore, che è stata messa in relazione ai drastici cambiamenti climatici di quel periodo. L’evento avrebbe ridotto la popolazione dei nostri antenati a un numero paragonabile a quelli di specie a rischio di estinzione, ma sarebbe tuttavia stato fondamentale per far emergere Homo heidelbergensis: la specie ancestrale alle origini di Homo sapiens. I risultati del lavoro sono pubblicati sulla rivista Science.
Un importante passo in avanti nella comprensione dell’evoluzione umana arriva da uno studio genetico e antropologico, pubblicato sulla rivista internazionale Science, alla quale hanno partecipato un gruppo di ricercatori cinesi e italiani, tra cui esperti dell'Accademia Cinese delle Scienze, dell'Università Normale Orientale di Shanghai, dell'Università del Texas, della Sapienza Università di Roma e dell'Università di Firenze.