Ultimi Articoli

The time of day when we eat is crucial for our health

The time of day when we eat is crucial for our health

19 Novembre 2024

Although people have always said that having a light and...

La diversità migratoria è la chiave di sopravvivenza per le anguille

La diversità migratoria è la chiave di sopravvivenza per le anguille

19 Novembre 2024

Uno studio condotto congiuntamente da Università di Ferrara, Università di...

Creata la prima banca dati per l’analisi dei meccanismi molecolari che causano la sindrome di Rett

Creata la prima banca dati per l’analisi dei meccanismi molecolari che causano la sindrome di Rett

19 Novembre 2024

Creata la prima banca dati per l’analisi dei meccanismi molecolari...

Rifiuti in plastica, nuova indagine di Greenpeace: Turchia discarica d’Europa e Italia tra i primi Paesi esportatori

Rifiuti in plastica, nuova indagine di Greenpeace: Turchia discarica d’Europa e Italia tra i primi Paesi esportatori

15 Novembre 2024

Dove finiscono i rifiuti in plastica esportati dall’Europa? Per la...

I geni dell’Uomo di Denisova hanno aiutato i popoli Tibetani e Sherpa a colonizzare gli ambienti di alta quota

I geni dell’Uomo di Denisova hanno aiutato i popoli Tibetani e Sherpa a colonizzare gli ambienti di alta quota

14 Novembre 2024

L’ibridazione genetica con i Denisoviani ha permesso alle attuali popolazioni...

12,000-Year-Old Spindle Whorls Uncovered in the Jordan Valley

12,000-Year-Old Spindle Whorls Uncovered in the Jordan Valley

14 Novembre 2024

A new study by researchers from Hebrew University has identified...

Novembre 2024



Although people have always said that having a light and early dinner is better, a study by the Universitat Oberta de Catalunya (UOC) and Columbia University has provided the scientific grounds for this argument. According to a study published in open access format by the Nature group journal Nutrition & Diabetes, consuming more than 45% of our daily calorie intake after 5 p.m. is associated with an increase in glucose levels, with the harmful consequences that this has for health, regardless of the individual's weight and body fat.

The study was carried out at Columbia University's Irving Medical Center in New York, and was led by Dr Diana Díaz Rizzolo, postdoctoral researcher and member of the Faculty of Health Sciences at the UOC.

"Maintaining high levels of glucose over long periods of time can have implications including a higher risk of progressing to type 2 diabetes, an increase in cardiovascular risk due to the damage that high glucose levels do to blood vessels, and increased chronic inflammation, which aggravates cardiovascular and metabolic damage," said Díaz Rizzolo.

Pubblicato in Scienceonline


Uno studio condotto congiuntamente da Università di Ferrara, Università di Padova e Cnr ha stabilito che anguille si comportano in modi diversi durante la migrazione: alcune riescono a risalire forti correnti; altre sono esperte nel superare barriere come dighe e sbarramenti. Un approccio che riduce la competizione per le risorse e aumenta le probabilità di sopravvivenza della specie. La ricerca è pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences.


Chi l’avrebbe mai detto? Anche nel mondo delle anguille, la diversità è resilienza. A rischio di estinzione a causa della pesca illegale e di altre molteplici minacce, questi pesci dalla caratteristica forma che ricorda un serpente, sembrano però avere un “asso nella pinna”: comportamenti migratori dissimili che li aiutano ad adattarsi colonizzando habitat distinti. Ed è proprio questa varietà di strategie che potrebbe fare la differenza per la loro conservazione.

Pubblicato in Scienza generale


Creata la prima banca dati per l’analisi dei meccanismi molecolari che causano la sindrome di Rett: consentirà di ridurre il ricorso alla sperimentazione animale

Lo studio dei dipartimenti di Biologia e Informatica dell’Università di Pisa pubblicato sulla rivista Database di Oxford Academic

E’ nata RettDb, la prima banca dati per l’analisi dei meccanismi molecolari che causano la sindrome di Rett. La risorsa web è accessibile a tutta la comunità scientifica e consente di fare sperimentazioni in silico, cioè attraverso l’analisi dei dati, consentendo così di ridurre il ricorso alla sperimentazione animale. Il risultato è frutto di una ricerca pubblicata sulla rivista Database di Oxford Academic e condotta dai dipartimenti di Biologia e Informatica dell’Università di Pisa.

Pubblicato in Medicina


Lo studio dell’Università di Pisa e del Consorzio di Bonifica Toscana Nord pubblicato su Scientific Reports.

Nuovi modelli previsionali basati sull’intelligenza artificiale consentono di prevedere fino a sei ore di anticipo le alluvioni provocate da fiumi minori e torrenti, corsi d’acqua che sono ad oggi i più difficili da gestire e monitorare. La notizia arriva da uno studio dell’Università di Pisa e del Consorzio di Bonifica Toscana Nord pubblicato su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature.

“Le forti precipitazioni concentrate in breve tempo e su aree ristrette rendono difficile la gestione dei corsi d’acqua minori, dove la rapidità di deflusso delle acque piovane aumenta il rischio di piene improvvise, basti pensare agli eventi alluvionali avvenuti nel novembre 2023 nella provincia di Prato dove sono esondati i torrenti Furba e Bagnolo e, più recentemente, a quelli che hanno colpito la Valdera e la provincia di Livorno” spiega Monica Bini, professoressa del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa che ha coordinato la ricerca.

Pubblicato in Ambiente

Dove finiscono i rifiuti in plastica esportati dall’Europa? Per la maggior parte in Turchia, dove spesso vengono sottoposti a pratiche di smaltimento tutt’altro che rispettose dell’ambiente e della salute umana. Lo rivela una nuova ricerca internazionale condotta da Greenpeace. E purtroppo, il nostro Paese è tra i protagonisti di questa brutta vicenda, visto che si trova al quarto posto tra i cinque maggiori esportatori europei. Nel solo 2023, infatti, secondo i dati Eurostat, il Regno Unito ha esportato in Turchia 140.907 tonnellate di rifiuti in plastica, la Germania 87.109, il Belgio 74.141, l’Italia 41.580 e i Paesi Bassi 27.564.

Con la diffusione dei dati odierni, Greenpeace lancia una campagna per chiedere lo stop immediato di questa pratica dannosa per le persone e per l’ambiente, anche in vista dei nuovi negoziati per il Trattato globale sulla plastica, che si terranno dal 25 novembre al 1°dicembre a Busan, in Corea del Sud.

Pubblicato in Ambiente


L’ibridazione genetica con i Denisoviani ha permesso alle attuali popolazioni dell’Himalaya di evolvere adattamenti utili per ridurre il rischio cardiovascolare associato alla scarsità di ossigeno nel sangue e garantire un adeguato livello di ossigenazione dei tessuti, caratteristiche fondamentali per la sopravvivenza ad elevate altitudini.


Le popolazioni Tibetane e Sherpa che vivono nella regione dell'Himalaya hanno acquisito, a seguito del mescolamento con l'Uomo di Denisova, una serie di varianti
genetiche che gli permettono di vivere stabilmente ad alta quota. La scoperta - pubblicata sulla rivista eLife - è stata realizzata da un gruppo
di ricerca coordinato dall'Università di Bologna. Gli studiosi hanno analizzato i genomi di individui appartenenti a gruppi etnici nativi delle regioni himalayane di Tibet e Nepal per capire l’impatto biologico che hanno avuto varianti introdotte nel loro patrimonio genetico dall'ibridazione con popolazioni di Uomo di Denisova, una specie umana arcaica vissuta in Asia fino a circa 30.000 anni fa.
L'obiettivo era verificare se queste varianti genetiche si fossero rivelate vantaggiose per far fronte agli stress della vita ad alta quota, primo fra tutti la ridotta capacità dell’organismo di catturare l’ossigeno presente nell’atmosfera.

Pubblicato in Paleontologia


La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, ha coinvolto il paleontologo dell’Università di Pisa, Luca Pandolfi.

I più antichi antenati del bue domestico sono stati scoperti nella valle dell’Indo e nella mezzaluna fertile in Mesopotamia: si tratta di resti di uro (Bos primigenius) risalenti a circa 10mila anni fa. La ricerca pubblicata sulla rivista Nature e condotta dal Trinity College di Dublino e dall’Università di Copenaghen, ha coinvolto Luca Pandolfi, paleontologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, che da tempo si occupa dell’evoluzione e dell’estinzione dei grandi mammiferi continentali anche in relazione ai cambiamenti climatici.

Pubblicato in Paleontologia


A new study by researchers from Hebrew University has identified 12,000 years old spindle whorls — early tools used to spin fibers into yarn. This discovery, recovered from the Nahal-Ein Gev II dig site in northern Israel, provides the earliest evidence of wheeled rotational technology in the Levant, offering insights into the technological advancements of the Natufian culture during the important transition to an agricultural lifestyle.

The study, recently published in PLOS ONE, was led by Talia Yashuv and Professor Leore Grosman from the Computational Archaeology Laboratory at the Hebrew University’s Institute of Archaeology. Introducing an innovative method for studying perforated objects, based on digital 3-D models of the stones and their negative holes, the authors describe more than a hundred of the mostly-limestone pebbles, which feature a circular shape perforated by a central hole. Due to this structure and composition, the authors deduce that the stones were likely used as spindle whorls — a hypothesis also supported by successfully spinning flax using replicas of the stones.

Pubblicato in Scienceonline



Uno studio congiunto dell’Istituto di analisi dei sistemi ed informatica del Cnr e dell’Università campus bio-medico di Roma ha mostrato come regolare in modo ottimo i livelli di glicemia nei pazienti con diabete di tipo 1, mediante tecniche di controllo impulsivo. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista IEEE Transactions on Control Systems Technology.

Ricercatori dell’Istituto di analisi dei sistemi ed informatica ‘A. Ruberti’ del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Iasi), in collaborazione con l’Università campus bio-medico di Roma, hanno sviluppato un nuovo approccio alla regolazione della glicemia nei pazienti con diabete di tipo 1, basato su strategie di ‘controllo ottimo impulsivo’, progettato specificamente per la gestione tramite iniezioni multiple giornaliere (MDI). Come è noto, il diabete di tipo 1 è una malattia cronica caratterizzata da livelli elevati e persistenti di glucosio nel sangue, causati da una assenza di produzione dell’ormone insulina, che pertanto deve essere somministrata esternamente e con frequenza regolare, aprendo la strada all’adozione di tecniche avanzate di controllo automatico. Il ‘controllo ottimo impulsivo’ è una tecnica innovativa di controllo che ha l’obiettivo di determinare la dose ottimale di insulina da iniettare in base a misure periodiche di glicemia, a una stima del livello di insulina nel sangue e alle abitudini alimentari del paziente.
Il metodo, pubblicato sulla rivista IEEE Transactions on Control Systems Technology, si caratterizza per la capacità di calcolare inizialmente offline una traiettoria glicemica ottimale in condizioni ideali.

Pubblicato in Medicina


Con il ritiro dei ghiacciai le interazioni tra piante e impollinatori diventano più fragili, rischiando direndere l'intero ecosistema più vulnerabile ai cambiamenti ambientali in atto e meno resiliente.
E’ il risultato della ricerca di un’equipe internazionale di scienziati coordinato dall’Università Stataledi Milano, effettuata nell’area del ghiacciaio del Mont Miné nelle Alpi Svizzere e pubblicata su Ecography.


I ghiacciai si stanno ritirando, questo ormai è noto. Ma che cosa succede alla terra una volta libera dal ghiaccio? Che tipo di nuovo ecosistema si viene a formare?
Per capire l'impatto del ritiro dei ghiacciai su biodiversità e funzionamento dei sistemi ecologici, un’équipe internazionale di scienziati dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’University of Lausanne, con l’Università Sapienza di Roma e con l’Università di Modena e Reggio Emilia, ha preso in esame le interazioni tra piante e impollinatori e ha scoperto che il ritiro dei ghiacciai mette a rischio la stabilità delle relazioni tra piante e impollinatori, fondamentali per la biodiversità.

Pubblicato in Ambiente
Pagina 1 di 3

Medicina

Creata la prima banca dati per l’analisi dei meccanismi molecolari che causano la sindrome di Rett

Creata la prima banca dati per l’analisi dei meccanismi molecolari che causano la sindrome di Rett

19 Novembre 2024

Creata la prima banca dati per l’analisi dei meccanismi molecolari...

Paleontologia

I geni dell’Uomo di Denisova hanno aiutato i popoli Tibetani e Sherpa a colonizzare gli ambienti di alta quota

I geni dell’Uomo di Denisova hanno aiutato i popoli Tibetani e Sherpa a colonizzare gli ambienti di alta quota

14 Novembre 2024

L’ibridazione genetica con i Denisoviani ha permesso alle attuali popolazioni dell’Himalaya di evolvere adattamenti...

Geografia e Storia

L’origine della scrittura in Mesopotamia è legata ai disegni incisi su antichi sigilli cilindrici

L’origine della scrittura in Mesopotamia è legata ai disegni incisi su antichi sigilli cilindrici

07 Novembre 2024

I motivi presenti su cilindri in pietra risalenti a seimila anni fa corrispondono ad...

Astronomia e Spazio

Cygnus X-3: un tesoro nascosto nella galassia

Cygnus X-3: un tesoro nascosto nella galassia

05 Settembre 2024

Su Nature Astronomy un nuovo studio pone nuova luce sulla comprensione...

Scienze Naturali e Ambiente

Fiumi e torrenti: grazie all’intelligenza artificiale ora è possibile prevedere le alluvioni fino a sei ore di anticipo

Fiumi e torrenti: grazie all’intelligenza artificiale ora è possibile prevedere le alluvioni fino a sei ore di anticipo

18 Novembre 2024

Lo studio dell’Università di Pisa e del Consorzio di Bonifica Toscana...

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery