
Medicina (1349)
Categorie figlie
Blitz in Africa. Missionaria salvata in Burkina Faso dalla task force di infettivologi di Tor Vergata. Prof. Andreoni: "Ora sta meglio"
18 Ago 2017 Scritto da Simit Società italiana di malattie infettive e tropicaliIl racconto del Prof. Andreoni, al ritorno da una missione umanitaria di poche ore per salvare una vita in Africa. Il ruolo degli infettivologi e il successo di un network medico-umanitario
“E' stata un'esperienza straordinaria e di grande soddisfazione” - Queste le prime parole del Prof. Massimo Andreoni responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e past president della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) appena rientrato con un volo umanitario da un blitz di poche ore in Africa, promosso dal Ministero degli Esteri e dal titolare Angelino Alfano. Una missione improvvisa e dal lieto fine. Un Falcon 50 del 31esimo stormo dell’Aeronautica Militare si è levato in volo da Ciampino E' il reparto che ogni giorno è in prima linea per i trasporti sanitari di urgenza al servizio della collettività, su richiesta di ospedali e prefetture per arrivare a Ouagadougou, in Burkina Faso, e ripartire dopo poche ore per arrivare in serata a Roma. Immediato il trasferimento della giovane missionaria a Tor Vergata.
“Siamo partiti a fine luglio, in tre medici il sottoscritto, con Luigi Coppola, specializzando di Malattie Infettive, e il collega Federico Claro, rianimatore con un aereo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. per prestare soccorso a una paziente missionaria di 31 anni che si trovava in Burkina Faso dove svolgeva il suo lavoro umanitario”.
A new sanitary pad that can change lives in developing countries
17 Lug 2017 Scritto da University of Borås
In many cultures menstruation is considered something dirty, and is a taboo subject that puts women of childbearing age in a difficult situation. The researchers, Karin Högberg and Lena Berglin, at the Swedish School of Textiles and the University of Borås, are currently developing a reusable and quick-drying sanitary pad that could change everyday life for these women. A brand new and seemingly revolutionary prototype has seen the light of day. It has been developed during a project involving the Swedish School of Textiles and the University of Borås, and is called SpacerPAD. It is a sanitary pad made from new quick-drying, recyclable and reusable materials and intended for women in developing countries. The name SpacerPAD tells you something about the design – we’re talking space-age here. However, we can’t say too much about the actual structure of the textile because of a patent application,” says Karin Högberg, a researcher in caring science at the University of Borås.
Oms: "L'abbronzatura artificiale aumenta del 20% il rischio di melanoma"
12 Lug 2017 Scritto da Omceo
According to research, 27% of all children born in Nepal have low birth weight and over three-quarters of the new born deaths in Nepal occur in these low birth weight babies. A recent research article published in the Journal of Nepal Paediatric Society has identified age, economic status, nutrition and health check-up during pregnancy as the main factors affecting low birth weight in Nepal. "Children born to mothers above 35 years of age, living in joint-families and having low economic status were found to have given birth to babies with low birth weight," explains Dr Manju Shrestha, lead author of the article. Children weighing less than 2.5kg at the time of birth are considered to be low birth weight, according to the World Health Organization definition. "Low ANC (ante-natal care) visits, not using folic acid and smoking and drinking habits were also associated with low birth weights," she adds.
Heart attack shown to be "systemic condition" - other organs also affected
An acute heart attack should not be viewed in isolation – myocardial infarction is a "systemic" condition with an impact upon the whole body and engenders responses in other organs, such as liver and spleen. That is the main finding of a study conducted by PhD student Matthias Zimmermann under the supervision of Hendrik Jan Ankersmit and Michael Mildner at the Division of Thoracic Surgery at the Departments of Surgery and Dermatology of MedUni Vienna. This study has now been published in the journal "Oncotarget". "We have demonstrated the need to rethink our tunnel vision that focuses solely on the heart in the event of a heart attack," says Zimmerman. "A myocardial infarction is not an isolated event – the rest of the body responds as well." Ankersmit adds: "For the first time we were able to scientifically describe the full picture of a myocardial infarction. This contributes enormously to our understanding in terms of systems biology."
Dalla flora intestinale nuovi elementi per comprendere l’autismo
26 Giu 2017 Scritto da Istituto di biologia e biotecnologia agraria (Ibba) del Cnr di PisaAttraverso sofisticate tecniche di metagenomica e bioinformatica, ricercatori Cnr e dell’Università di Firenze hanno approfondito lo studio dell’insieme di microorganismi intestinali di soggetti affetti da autismo. La ricerca, pubblicata su ‘Microbiome’, potrà porre le basi di un intervento dietetico al fine di migliorare la qualità della vita delle persone malate riducendo i problemi intestinali comuni a molti pazienti
Possono fattori ambientali incidere sullo sviluppo dell’autismo? Il tema, da tempo oggetto di ricerche della comunità scientifica di tutto il mondo, è al centro di uno studio pubblicato sulla rivista ‘Microbiome’, firmato congiuntamente da Cnr, Università degli studi di Firenze, Fondazione ‘Edmund Mach’ di Trento e Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. La ricerca, coordinata da Carlotta De Filippo dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria (Ibba-Cnr), ha preso in esame la composizione del microbiota intestinale di soggetti adulti affetti da autismo, cioè l’insieme di microrganismi che ‘vivono’ nell’intestino umano. E’ noto, infatti, che sostanze presenti nella flora intestinale sono in grado di ‘passare’ la barriera intestinale e produrre effetti sul sistema nervoso. “Abbiamo analizzato la composizione del microbiota in soggetti che soffrivano di disturbi gastrointestinali, un disagio molto frequente tra le persone affette da autismo. L’obiettivo era caratterizzare i microrganismi presenti, verificare se vi fossero delle diversità rispetto a soggetti sani, individuare eventuali marcatori. Questo tipo di studio analitico è fondamentale per capire se il microbiota intestinale ha un ruolo nello sviluppo della malattia e, in ultima analisi, comprendere l’influenza di fattori ambientali o alimentari”, spiega la ricercatrice.
Polifenoli contro il cancro? Un vantaggio da approfondire
22 Giu 2017 Scritto da Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa-Cnr), AvellinoCellule derivate da Leucemia linfocitaria cronica trattate con quercetina e con il farmaco apoptogenico ABT-737. In verde chiaro, le cellule tumorali morte
Un team di ricercatori dell’Isa-Cnr ha indagato in modo specifico l’utilizzo di questi antiossidanti naturali nelle patologie tumorali, evidenziando in due studi i pro e i contro del loro uso e dimostrando che in alcuni casi l’effetto prescinde dall’attività antiossidante.
Le ricerche sono state pubblicate su Seminars in Cancer Biology e su Oncotarget
I polifenoli, composti naturali presenti in abbondanza in frutta e verdura spesso presentati come salutari, fanno davvero bene? Hanno cercato di rispondere al quesito i ricercatori dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Isa-Cnr) di Avellino con due distinti studi. Gli autori concludono che lo studio degli effetti benefici dei polifenoli nella prevenzione e nella terapia del cancro va affrontato sfruttando modelli cellulari adeguati e selezionati per la loro elevata specificità. L’efficacia va, pertanto, valutata con attenzione. Nella ricerca pubblicata su Seminars in Cancer Biology, il team dell’Isa-Cnr ha analizzato la capacità di queste sostanze di agire da antiossidanti, cioè di neutralizzare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento, evidenziando la differenza tra i dati ottenuti in modelli animali e cellulari, che confermano gli effetti antitumorali dei polifenoli, e i risultati degli studi clinici, spesso non chiari o addirittura negativi. “Quando consideriamo i potenziali effetti benefici dei polifenoli contro il cancro dobbiamo distinguere tra prevenzione e terapia”, spiega Gian Luigi Russo, responsabile del team di ricerca all’Isa-Cnr. “L’efficacia di un antiossidante non è la stessa nella cellula di una persona sana e in quella di un paziente affetto da tumore, a cui vengono somministrate alte dosi di antiossidanti in combinazione con radio o chemioterapia”.
La nostra mano è una mappa dello spazio che ci circonda
19 Giu 2017 Scritto da Ufficio Stampa Università di Milano-BicoccaL’interazione con lo spazio che ci circonda è disegnata dentro il nostro corpo. Concetti come alto e basso Concetti come alto e basso sono ancorati alle dita delle mani. Lo rivela uno studio del dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Università di Reno (Nevada), appena pubblicato sulla rivista Cognition.
Milano, 14 giugno 2017 – Se sappiamo come muoverci nello spazio attorno a noi è anche grazie alla nostra mano nella quale si trova una mappa dello spazio intorno a noi, dove al pollice è associato il basso e all’indice l’alto.
Lo rivela lo studio Standard body-space relationships: fingers hold spatial information (doi: 10.1016/j.cognition.2017.05.014) appena pubblicato sulla rivista Cognition, realizzato da Daniele Romano e Angelo Maravita, rispettivamente assegnista di ricerca e docente di Psicobiologia e psicologia fisiologica nel Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con Francesco Marini, ex dottore di ricerca dell’Ateneo milanese, attualmente assegnista di ricerca (post-doc) all’Università di Reno (Nevada, Stati Uniti).
Negli ultimi tempi su alcuni quotidiani e su alcune pagine web è stato scritto che il Pap Test poteva andare in pensione sostituito dall'ormai sperimentata tipizzazione dello Human Papilloma Virus; il virus di cui alcuni sottotipi possono determinare il cancro della cervice uterina.
Niente di più falso, il pap test ci permette di studiare le cellule della portio uterina e di un tratto del canale uterino esterno mentre la tipizzazione dell'HPV ci dice se vi è un'infezione da HPV ed eventualmente di quale sottotipo si tratti.
Comunque lo screening per l'Human Papilloma Virus si sta dimostrando sempre più efficace come emerge da uno studio pubblicato dell'International HPV screening working group, in cui hanno collaborato vari centri europei tra cui “le Molinette” di Torino, sul Lancet del 3 novembre di quest'anno dal titolo "Efficacy of HPV-based screening for prevention of invasive cervical cancer: follow-up of four European randomised controlled trials."
Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati