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La microcolposcopia nella definizione topografica delle lesioni intraepiteliali squamose (SIL) del collo dell’utero
19 Nov 2008 Scritto da Carmelo M.A. ParisiLa microcolposcopia è una indagine che consente di osservare in vivo le cellule degli strati più superficiali dell’epitelio della cervice uterina .
Un primo tentativo di studiare le cellule in vivo è stato effettuato da Antoine e Grumberger con la messa a punto del microcolposcopio. Nel 1952 Walz progettava un colpomicroscopio compatto, monoculare con ingrandimenti variabili da 17x a 250x, ma le dimensioni dell’apparecchiatura, del diametro di 23 mm, rendevano lo strumento particolarmente ingombrante e non adatto allo scopo, per cui la tecnica è stata ben presto abbandonata.
Genital Stretching and AIDS/HIV in Africa
22 Ott 2008 Scritto da Grassivaro Gallo P., Endrighi L., Viviani F.Padua Working Group on Female Genital Mutilations .University of Padua
Genital Stretching (GS) is an expansive genital modification improperly classified by WHO inside the Female Genital Mutilation (FGM) forms (4th type)1. Ritual GS2 is a traditional practice of the Central-Eastern and Southern African populations settled on the migration ways of the ancient Khoisanid populations3, who possessed labia minora elongation as an hereditary trait.
Teletermografia: fumo di sigaretta e amputazione termica delle dita
17 Feb 2005 Scritto da Aldo Di CarloGli effetti nocivi cronici del fumo a carico dell'organismo sono ben noti e ben evidenziati da numerosi studi epidemiologici, clinici e sperimentali. Tra gli apparati maggiormente colpiti dal danno del fumo vi è, senz'altro, l'apparato cardiovascolare, in particolare le arterie coronariche, renali, cerebrali e periferiche, dal cui danno possono derivare sequele, talora gravi, sul piano clinico a carico di organi e tessuti da esse irrorate. Studi epidemiologici condotti su ampia scala hanno ad esempio evidenziato che l'ipertensione arteriosa è più frequente tra i soggetti fumatori, nei quali, per altro vi è una correlazione significativa tra numero di sigarette fumate e spessore delle placche di ateroma a livello epiaortico.
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Scarsi peraltro risultano gli studi sinora effettuati sugli effetti indotti acutamente dall' inalazione del fumo di una o più sigarette. In campo sperimentale esami condotti su cavie e cani hanno fatto rilevare che il "carico" di diverse sigarette fatte inalare in breve tempo, comportano "effetti acuti" indotti dall' inalazione del fumo di sigaretta sia sul tono muscolare arteriolare che sull' endotelio capillare. In campo clinico disponiamo di due metodiche paracliniche che consentono di valutare questi effetti, rispettivamente la misurazione pressoria omerale continua ( Ambulatory Blood Pressure (ABP) per quanto riguarda gli effetti sulle arterie muscolari, e la teletermografia per quanto riguarda lo studio del microcircolo.
La teletermografia (TT) è una metodica atta a valutare il flusso superficiale nutritivo dell' epidermide sulla base del fatto che la tempeatura cutanea è strettamente correlata alle condizioni dei flusso del derma papillare. In campo clinico-vascolare la tecnica si è infatti dimostrata utile nello studio della microangiopatia diabetica, della sindrome di Raynaud, nell'acrocianosi e nello studio della vasocostrizione da steroidi topici.
Impiegando contemporaneamente le due metodiche, rispettivamente l' ABP e la TT, è stato di recente valutato l' effetto del fumo di più sigarette in soggetti rispettivamente normotesi ed ipertesi ed i risultati sono stati riportati in un lavoro recente (1) del quale vengono riportati i dati principali.
La tecnica termografica impiega una termocamera che per mezzo di uno scanner trasforma i quanti calorici in segnali elettrici e quindi in immagini video. Sul monitor le aree più chiare corrispondono convenzionalmente alle zone cutanee più calde e quelle più scure riflettono le più fredde, mentre nella visione a colori ciascun colore indica un diverso gradiente termico.
La metodica è stata ulteriormente migliorata da Ippolito e Di Carlo (2) con l' impiego della termostimolazione con la quale è possibile ottenere valori in secondi dei gradienti termici, raggiungendo quindi una notevole sensibilità rispetto alla TT diretta.
Fumatore iperteso
Termogramma di base (in alto)
Termogramma alla fine della terza sigaretta (in basso).
Evidente caduta dei gradienti termici, con suggestivo effetto di "amputazione termica".
Impiegano le tecniche TT e ABP è stato condotto uno studio su 20 soggetti fumatori, suddivisi in due gruppi, rispettivamente 10 normotesi e 10 affetti da ipertensione arteriosa di medio grado (secondo i criteri della American Hearth Association). I due gruppi erano omogenei per età (50 - 60 anni), costituzione fisica (normotipi), tipo di attività lavorativa (non addetti a lavori manuali), assenza di diabete e dislipemia. I soggetti erano invitati a fumare in una apposita stanza areata quattro sigarette nel corso di un'ora (una ogni 14 minuti). I controlli strumentali sono stati effettuati in condizioni basali, dopo ogni sigaretta e dopo 60' dall'accensione dell' ultima sigaretta.
I risultati hanno posto in evidenza nei normotesi e particolarmente negli ipertesi un significativo aumento della pressione arteriosa sistolica e diastolica, più evidente ad ogni successiva sigaretta fumata. Nel confronto tra i due gruppi l'incremento della pressione sistolica è risultata maggiore negli ipertesi. Inoltre, in tutti i soggetti normotesi il controllo finale eseguito 60' dopo l'accensione della quarta sigaretta ha evidenziato il ripristino dei valori iniziali, mentre in alcuni soggetti ipertesi non è stato osservato il ritorno ai valori basali, cosicchè la media finale di Pressione Arteriosa Sistolica è risultata superiore rispetto al tempo 0. Analoga risposta è stata osservata a carico del microcircolo cutaneo, con una progressiva caduta dei gradienti termici, segno di vacostrizione-ischemia, più evidente negli ipertesi.
Gli effetti osservati sia dopo una singola sigaretta che doopo più sigarette sulla pressione arteriosa osservati nel corso dello studio assumono un valore del tutto peculiare nel caso dei soggetti ipertesi. Infatti questi soggetti, già di per sé affetti da vasculopatia ipertensiva, vengono a subire in queste circostanze un ulteriore carico sui vasi di resistenza, con peggioramento delle condizioni emodinamiche ed esponendoli a gravi sequele sul piano clinico.
Anche l'effetto di vasocostrizione a livello cutaneo è risultato più evidente nei soggetti ipertesi ed è da presumere che analoga riduzione del flusso avvenga anche a carico dei vasi e capillari di altri organi.
Questi dati specie se confermati attraverso ulteriori studi, diverrebbero indicativo di un effetto più generale siui vasi dell' intero organismo. Inoltre poiché gli incrementi progressivi di vasocostrizione osservati ad ogni sigaretta sono apparsi percentualmente sovrapponibili alle variazioni pressorie, è da ritenere che la teletermografia (TT), per la sua semplicità di esecuzione e di documentazione, possa costituire un mezzo di indagine semplice ed accessibiòle per lo studio e la valutazione delle alterazioni sia macro che microvascolari sistemiche.
Infine, poiché le immagini televisive di "amputazione" delle dita sono di sicuro ed immediato effetto psicologico sull' osservatore-fumatore, è possibile prevederne un possibile impiego nelle campagne di prevenzione (cinema, televisione etc.) nei riguardi della polazione generale ed in particolare di quella scolastica . per cui va sottolineata l'importanza sul piano preventivo della educazione sanitaria della popolazione in generale ed in particolare dei giovani, al fine di ridurre ed eliminare l'abitudine al fumo.
STUDIO TERMOGRAFICO
Rilievi termografici in condizioni basali e rispettivamente dopo la 1a, 2a, 3a e 4a sigaretta
e dopo 1 ora dall'ultima sigaretta. I tempi di ripresa termica (TRT) sono espressi in secondi.
Termostimolo di + 5°Cx20"
Bibliografia:
Di Carlo A, Ippolito F.
[Early effects of cigarette smoking in hypertensive and normotensive subjects. An ambulatory blood pressure and thermographic study]
Minerva Cardioangiol. 2003 Aug;51(4):387-93.
Di Carlo A.
Thermography and the possibilities for its applications in clinical and experimental dermatology.
Clin Dermatol. 1995 Jul-Aug;13(4):329-36.
Link: www.teletermografia.it
Autore: Aldo Di Carlo
Istituto Dermatologico S. Gallicano - IRCCS - ROMA
Bicocca e Auxologico studiano gli effetti cardiovascolari del lavoro in alta quota sulla funivia del Monte Bianco
25 Lug 2014 Scritto da Ufficio Stampa Università di Milano-Bicocca
Parte domani una spedizione di ricerca sul cantiere della nuova Funivia del Monte Bianco per studiare le risposte dell’organismo dei lavoratori ad alta quota. Ai 50 operai che lavorano tra i 2.200 e i 3.500 metri di altezza della stazione di arrivo saranno effettuati test per misurare, tra l’altro, il comportamento di cuore, pressione arteriosa, polmoni, sonno. La spedizione HIGHCARE Alps-Mont Blanc è coordinata dall’Università di Milano-Bicocca e dall’Istituto Auxologico Italiano.
Milano 24 luglio 2014 – Si chiama HIGHCARE Alps–Mont Blanc la spedizione di ricerca sulle reazioni dell’organismo al lavoro in alta quota organizzata dall’Università di Milano-Bicocca e dall’Istituto Auxologico Italiano in collaborazione con la l’Azienda USL Valle D’Aosta sui cantieri della nuova funivia del Monte Bianco. La spedizione parte domani per concludersi alla fine di agosto. È la prima volta che un così esteso programma di indagini cardiovascolari, respiratorie, ematologiche, neurologiche e vestibolari viene effettuato in un discreto numero di lavoratori a quote così alte, comprese tra i 2.200 e i 3.500 metri.
Una pelle nuova, nuova in senso stretto, che permetterebbe agli ustionati di attendere la rigenerazione di quella propria: questa è la grande “invenzione” che arriva dalla Francia alla fine di Novembre.
La pelle definita “usa e getta” è stata creata da Christine Baldeschi presso l'INSERM (Institute for Stem Cell Therapy and Exploration of Monogenic Diseases) presso Evry Cedex .
Il rivestimento del corpo,quello che comunemente chiamiamo pelle, svolge un ruolo importante nella fisiologia umana. La pelle ha una funzione protettiva poiché rappresenta una barriera difensiva tra il corpo e l'ambiente esterno; una funzione sensoriale in quanto sono presenti delle terminazioni nervose, che ricevono e trasferiscono al cervello vari stimoli come il calore e il dolore; una funzione escretrice che le consente di eliminare con il sudore, una certa quantità di sostanze di rifiuto che danneggiano l'organismo ed infine una funzione di assorbimento e scambio poiché essa non è completamente impermeabile ai gas, consentendo la traspirazione.
L’ecocardiografia da stress è una tecnica che combina gli ultrasuoni con uno stress fisico, farmacologico o elettrico. L’end-point diagnostico è quello di riconoscere l’ischemia miocardica attraverso la comparsa di una alterazione transitoria della funzione regionale del cuore. Questa tecnica è stata largamente sviluppata e concettualizzata nell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa e gli studi pubblicati negli ultimi 20 anni hanno consentito di costruire quelle evidenze che ne fanno oggi una tecnica standard per la diagnosi e stratificazione prognostica dei pazienti con coronaropatia. Rispetto alle tecniche con una storia più lunga e consolidata in cardiologia come le tecniche da perfusione con radioisotopi, l’ecocardiografia da stress ha la stessa accuratezza diagnostica ma il vantaggio di essere a costi molto più elevati e con potenziali effetti collaterali letali legati all’uso di radiazioni ionizzanti.
Il nuovo sistema di tracciamento - ottenuto grazie alla ricerca svolta dagli Istituti nazionale di ottica e per la microelettronica e microsistemi del Cnr - consentirà la valutazione della motilità e della morfologia 3-D degli spermatozoi. Un valido strumento di aiuto per gli studi sulla infertilità maschile, anche ai fini della fecondazione assistita. La ricerca è pubblicata su Biomedical Optics Express
Per aumentare la probabilità di successo della fecondazione occorre avere informazioni relative alla velocità e alla morfologia degli spermatozoi. Grazie alla ricerca svolta da ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche - Istituto nazionale di ottica (Ino-Cnr) e Istituto per la microelettronica e microsistemi (Imm-Cnr) - in un futuro ormai prossimo i medici potranno disporre di un tracciamento per visualizzare morfologia e movimento degli spermatozoi all’interno di un volume. Il nuovo sistema video 3-D rappresenterà quindi un valido strumento per gli studi sulla infertilità maschile e per future prospettive sulla fecondazione assistita. La ricerca, condotta dal Cnr in collaborazione con Rowland Institute di Harvard di Cambridge (Massachusetts) e Centro di fecondazione assistita di Napoli, è pubblicata su Biomedical Optics Express.
Il Premio Nobel per la Pace, conferito alla Liberia nel 2011, è stato sprecato?
14 Apr 2014 Scritto da Pia Grassivaro GalloNella prima decade del secolo, qualche decina di associazioni nazionali ed internazionali si sono unite insieme nel progetto per sostenere la candidatura del “ Premio per la Pace” da attribuirsi alla donna africana; nel 2012, l’ambìto riconoscimento è stato attribuito dal Comitato Norvegese per il Nobel alla presidente della Liberia, Dr.ssa Hellen Johnson-Sirleaf, congiuntamente ad altre due donne africane. La motivazione al premio recitava: ” ..per la sua battaglia non violenta a favore della sicurezza della donna e del loro diritto alla piena partecipazione nell’opera di costruzione della pace” Questo avveniva tra il plauso e la piena soddisfazione di tutte le donne del mondo e non solo. Circa un mese fa, mi sono imbattuta in un articolo di Nigrizia, la rivista dei Missionari Comboniani di Verona, dedicato sempre alla Liberia, che mi ha prima sconcertata poi rattristata (1).
MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI (MGF): la prevenzione rivolta agli immigrati (rapporto preliminare)
20 Feb 2013 Scritto da Grassivaro Gallo Pia, Langstadt VeronicaProprio in occasione della “Giornata Mondiale delle Bambine” (11/10/2012) presso l’Ospedale di Legnago (Vr) è stato presentato il progetto ”PARLIAMO UN PO’” realizzato dal Diptm. di Prevenzione della ULSS21, dal Dr P. Coin, in risposta alle iniziative della Regione Veneto, attivate in supporto delle popolazioni immigrate, nel programma di formazione per operatori socio-sanitari su pratiche di MGF, a seguito della Legge “Consolo”, n.7/2006: “MGF: esperienza, conoscenza, riflessioni. Una strategia d’intervento”. Responsabile del Progetto: la dr.ssa G. Mantovani .
Il Progetto inizialmente focalizzato sulle MGF, in itinere, si è espanso anche ai settori: i diritti del bambino, e la salute della donna in gravidanza. Per la realizzazione si è valso di un gruppo poli-professionale comprendente alcune mediatrici culturali, africane ed italiane, della ONLUS “Il Sorriso di Ilhàm”; due ginecologhe del Diptm.to di Prevenzione e del consultorio familiare; una responsabile del servizio delle vaccinazioni; la Dr.ssa V. Langstadt , illustratrice per l’infanzia e comunicatrice sociale ha curato l’aspetto audio-grafico; la prima autrice ha collaborato come consulente MGF.
Recente evoluzione delle MGF in Occidente e nei paesi d'origine
17 Mar 2005 Scritto da Pia Grassivaro Gallo e Barbara FustoMUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI (MGF): Procedure che comportano la rimozione parziale o totale dei genitali esterni o altri danni agli organi genitali per motivi culturali o non terapeutici(WHO, 2001).
Evoluzione delle MGF
L’Africa ha preso coscienza della nocività della pratica e sta cercando una via per superarla.
Nell’ultimo ventennio molte sono le iniziative messe in atto per eliminare la pratica.
OBIETTIVO:.LE DIVERSE STRATEGIE DI ERADICAZIONE DELLE MGF
progetti di eradicazione attraverso un “rito alternativo”, in Africa e nei Paesi Sviluppati;
progetti di eradicazione diretta;
medicalizzazione della pratica;
interventi legislativi
RITO ALTERNATIVO.Finalità:
Eliminare/attenuare l’aspetto cruento della pratica tradizionale.
Togliere/diminuire i rischi alla salute.
Esaltare l’aspetto culturale e rituale.
Eradicazione della pratica.
Elementi di successo per il rito alternativo
Deve essere creato ad hoc.
Agisce attraverso il compromesso e la gradualità.
Utilizza dei metodi non coercitivi.
È sostenuto da leader religiosi e politici.
Coinvolgere tutte le componenti attive della società locale (maestri, infermieri, ostetriche tradizionali).
Deve essere sostenuto da programmi che educano, sensibilizzano la popolazione dei danni legati alla pratica tradizionale.
Permane nel tempo, diventando parte integrante della cultura della comunità.
Esemplificativo il caso:. sunna gudnìn (1996) a Merka- Somalia
Attua una scarificazione del clitoride evitando l’infibulazione.
IL RITUALE
un team religioso e un team sanitario attuano le tre fasi principali del rito:
persuasione
cerimonia
verifica/ controllo
Esemplificativo il caso:.“sunna lievissima” Careggi- Firenze
Nasce come tentativo di mediazione all’interno di una cultura in cui il rito è di fondamentale importanza.
Il rito alternativo è per quelle famiglie con bambine a rischio di MGF: offrire un’alternativa evita alle bambine un rischio maggiore.
9 marzo 2004 si esprime negativamente la Commissione Regionale di Bioetica.
Modello Teorico: Se “un insieme critico” di individui in un gruppo interfecondo si impegnano pubblicamente di fronte la comunità con una “Dichiarazione Pubblica” ad abbandonare tali pratiche, si otterrebbe la fine delle MGF per loro, e motiverebbe il resto della popolazione a seguirli (Mackie, 1996; 2000). Esemplificativo il caso: .Eradicazione dell’Infibulazione all’interno di una “famiglia allargata” (600 componenti) a Khartoum-Sudan 1993-1995:incontri periodici tra donne e uomini della famiglia sulle pratiche tradizionali dannose coinvolgendo tutte le fasce sociali. 1995: riunione plenaria con i membri della famiglia. Uno dei partecipanti, a nome di tutti, si impegna pubblicamente di rinunciare alla pratica infibulatoria per tutte le bambine. 3 La Medicalizzazione WHO (1982) si oppone ad ogni medicalizzazione della pratica. Shell-Duncan (2001) strategia di Riduzione del Danno: riduzione dei rischi dovuti alle complicanze mediche; maggiori delle condizioni igieniche; maggiori misure mediche preventive. Esempi in Africa Djibouti Una forma più “attenuata” di circoncisione, fatta in clinica con anestesia da un operatore tradizionale (UN,1991). In regioni urbane Nigeria-Mali Il “taglio” viene compiuto da ostetriche addestrate e non dai circoncisori tradizionali (Orubuloye, et al.,2000; Gosselin, 2000). Kenya nella comunità dei Rendille . Alcuni operatori sanitari fanno una puntura antitetanica e antibiotica( prima della circoncisione ) utilizzando lame nuove e sterili per l’intervento. Riduzione del 70% di complicanze immediate (Shell-Duncan et al.,2000). 4 Interventi legislativi Dichiarazioni, Convenzioni in campo internazionale e in Africa atti alla promozione e protezione della salute. In alcuni paesi africani e occidentali vengono introdotte leggi contro le MGF. In Italia nel 2003 è stato approvato dalla “Commissione Giustizia” del Senato un disegno di legge che introduce il reato specifico di MGF Conclusioni Un progetto anti-MGF di successo deve essere il risultato combinato delle diverse strategie individuate. È necessario adottare un approccio multi-prospettico che comprenda i vari aspetti del problema, specifico per i differenti contesti socio- culturali. |
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Autore: di Pia Grassivaro Gallo e Barbara Fusto Dipartimento di Psicologia Generale Università di Padova |