Rifiuti Lazio

Margherita Lamesta 14 Mar 2012

Emergenza raccolta differenziata: entro il 2012 il Lazio, dal 15%, dovrebbe raggiungere il 65%

“Chiediamo al Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, di far cessare un finto stato d’emergenza, creato a tavolino, per giustificare scelte che in un contesto di legalità non sarebbero consentite. La vera emergenza è data dal fatto che entro la fine di questo anno dovremmo raggiungere il 65% di raccolta differenziata mentre, secondo gli ultimi dati dell’ISPRA, nel Lazio siamo al 15,1%, ossia con uno spread di 50 punti sotto. Se deve essere nominato un commissario, è per la raccolta differenziata e non per fare discariche o inceneritori”. E’ l’appello del WWF al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, relativamente alla questione rifiuti nel Lazio.

“Le proteste sono giustificate, perché, ad oggi, nessuno è in grado di dire entro quando diminuirà la produzione dei rifiuti e/o aumenterà il loro riciclaggio. Mancano incentivi e disincentivi, come invece avviene in molte altre parti di Europa. Non c’è da stupirsi quindi se i cittadini protestano. In questo vuoto, infatti, è sicuro che, una volta esaurite le nuove discariche, tutti saranno esposti di nuovo al rischio delle nuove localizzazioni”.

“L’Europa ha individuato nel riciclaggio dei rifiuti uno dei 6 settori economici leader per il nuovo sviluppo. Questo significa che dobbiamo puntare sull’uso più efficiente delle risorse e quindi diminuire lo spreco, ossia la produzione dei rifiuti. E’’ un settore fondamentale della cosiddetta green economy e l’Italia, come Paese importatore di risorse, non può ignorarlo come è avvenuto finora. “Il Ministro Clini è un profondo conoscitore di queste materie, non può permettersi, dunque,comportamenti incoerenti” - ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del WWF Italia. 

“Proprio alla luce del nuovo Piano dei Rifiuti approvato dalla Regione Lazio, possiamo certamente dire che non si stia andando nella direzione auspicata, come peraltro richiestoci dalla Comunità Europea. Si continua ad investire di fatto ancora una volta in discariche ed inceneritori; chiediamo, dunque, alle Amministrazioni di agire immediatamente su riduzione e differenziazione come unica e reale emergenza” - aggiunge Vanessa Ranieri, presidente WWF Lazio.

La discussione sull’apertura dei nuovi siti nel Lazio sta di fatto sottraendo grandi energie a chi dovrebbe concentrarsi, invece, su operazioni lungimiranti, che abbiano come primario obiettivo quello della riduzione della produzione dei rifiuti, la loro massima differenziazione finalizzata al riuso e al riciclaggio, l’apertura dei siti di compostaggio e, soprattutto, su un impegno economico a sostegno di queste politiche virtuose.

Nessuna attività, in questo senso, sembra ancora essere stata intrapresa e nessun serio investimento economico è stato affrontato, per sostenere le filiere del recupero e del riciclaggio. In quest’ottica,perciò, la discussione sulla decisione dei siti che dovranno ospitare i rifiuti diventa inevitabilmente fallimentare.

Ed è per questo che il Wwf da anni insiste nel chiedere l’avvio della raccolta differenziata, con un modello che guarda a quelli avviati nel quartiere romano di Colli Aniene e, a Napoli, nella Municipalità di Bagnoli. Qui, infatti, con la raccolta differenziata porta a porta si è arrivati al 91%, ottenendo un considerevole calo della tariffa e soprattutto strade pulite.

 

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Margherita Lamesta

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