Non sono tutte rose e fiori
Anche quest'anno rigorosi giudici provenienti da tutto il Mondo si sono dati appuntamento, durante il mese di maggio, a Roma per valutare colore e profumo dei concorrenti ad un particolarissimo campionato internazionale. La competizione in questione è il "Premio Roma", gara floristica che in questa edizione, la settantesima, vede la partecipazione di centinaia di piante di rose, provenienti da ogni angolo della zona temperata del pianeta, che verranno giudicate sulla base di standard universalmente riconosciuti in campo internazionale. I giudici della manifestazione per assegnare il premio "Rosa dell'anno" debbono prendere in considerazione lo sviluppo della pianta e del fiore nelle diverse fasi: lo sboccio del fiore, la piena fioritura ed il momento dell'appassimento.
La cornice in cui la competizione si svolge è assolutamente unica. Il Roseto di Roma, sulle pendici del colle Aventino a ridosso del Circo Massimo, è infatti considerato il più bello e suggestivo del mondo. Un roseto che ha una storia lunga e curiosa. Il primo roseto della Capitale, risalente al 1932, era infatti posizionato sul Colle Oppio e contava 300 esemplari. Era stato istituito su pressioni di una caparbia ragazza americana, Mary Gayley che, divenuta nobile dopo il matrimonio con il Conte Giulio Senni, si era decisa a riprodurre un roseto a Roma simile a quello che aveva visitato in occasione di un viaggio a Bagatelle nei pressi di Parigi. Realizzato il Roseto, la Contessa si impegnò perchè fosse indetto un premio internazionale. La prima edizione risale al il 10 ottobre 1933 grazie al coinvolgimento di numerosi ibridatori italiani.