Martedì, 21 Luglio 2009

MedicineI Papillomavirus sono un ampio ed eterogeneo gruppo di virus comprendente circa 100 genotipi completamente caratterizzati e più di 100 putativi nuovi tipi [1,2]. L'analisi filogenetica dei papillomavirus umani ed animali ha permesso di distinguere 16 generi identificati con le lettere dell'alfabeto greco (α, β, γ, δ, ε, ζ, η, θ, ι, κ, λ, μ, ν, χ, ο, π). I papillomavirus umani (HPV, dall’inglese Human Papilloma Virus) afferiscono ai generi α (prevalentemente mucosali) e β (cutanei). Il genere alfa comprende 50 genotipi diversi di HPV che infettano prevalentemente la mucosa genitale [2]. Questi virus sono stati distinti in gruppi ad alto o basso rischio oncogeno sulla base di dati epidemiologici relativi alla loro frequenza nelle lesioni neoplastiche di alto grado ed invasive (carcinoma della cervice uterina) [3-5].

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Martedì, 21 Luglio 2009 00:00

Certificati

Certificati

 

 

Passepartout

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Martedì, 21 Luglio 2009 00:00

La luna

Cuenta la historia que en aquel pasado
Tiempo en que suciederon tantas cosas
Reales, imaginarias y dudosas,
Un hombre concibió el desmesurado

Proyecto de cifrar el universo
En un libro y con impetu infinito
Erigió el alto y arduo manuscrito
Y limó y declamó el último verso.

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Martedì, 21 Luglio 2009 00:00

Hypercontextuality di Michael Herrman

Il volume Hypercontextuality è il risultato dello studio che Michael Herrman ha svolto nell’ultimo decennio attraverso l’analisi e la comparazione dei fenomeni sociali e culturali che caratterizzano i paesi europei e le condizioni umane ed esistenziali di chi li vive ed attraversa con lo sguardo rivolto al concetto di spazio ed all’interpretazione dello spazio – in una parola: all’architettura.
Il titolo dell’opera è già esemplificativo del concetto che l’accompagna: Ipercontestualità, ovvero tutto ciò che intercorre tra un contesto urbano, sociale, culturale e la sua trasposizione a simbolo, a concetto, a stato d’animo. L’autore ha aggiunto come sottotitolo ‘l’architettura dello spostamento e del senza-luogo’ lasciando già intuire che affronta nell’opera una diversa idea di architettura e di spazio urbano, rivolta verso il non-statico, il non-ieratico: come il mondo contemporaneo mira alla fluidità, alla interconnessione tra gli uomini attraverso la comunicazione, la migrazione, il turismo o il commercio, così lo spazio viene letto ed interpretato dall’autore in maniera cinetica e diacronica.

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Martedì, 21 Luglio 2009 00:00

Ambiente e salute: una relazione a rischio

Riflessioni su etica, epidemiologia e comunicazione
di Fiorella Battaglia, Fabrizio Bianchi, Liliana Cori
Presentazione di Giuseppe Cantillo, Prefazione di Eugenio Picano, Postfazione di Pietro Greco
Il Pensiero Scientifico Editore (http://www.pensiero.it/)
Il libro si propone di approfondire i problemi etici legati allo studio della relazione tra ambiente rischio e salute, e quelli connessi ai modi della loro comunicazione. In questa prospettiva si valorizza il dialogo tra scienze sociali e scienze naturali, un dialogo in cui gli interlocutori di volta in volta in gioco sono diversi per formazione e per compiti: medici, biologi ed anche giuristi, filosofi, politici e amministratori e comunque cittadini. L'approccio multidisciplinare del libro consente di mettere in luce i nessi che legano scienza e etica, nella consapevolezza che le questioni di natura etica sono necessariamente connesse alle indagini epidemiologiche.
“Il punto di vista epistemologico ha preso come oggetto del suo esame la particolare configurazione del rapporto causa-effetto che si presenta nella disciplina epidemiologica, quando ricerca il nesso fra esposizione ambientale e effetti sulla salute. Le considerazioni svolte su questo piano sono interessanti non solo per il contributo al chiarimento dello statuto epistemico della ricerca biomedica, ma anche perché aiutano a mettere in rilievo e a definire il ruolo della medicina nella costituzione del paradigma delle scienze umane”. Dalla Presentazione di Giuseppe Cantillo. “È quindi appropriato che il libro sia scritto da tre ricercatori che lavorano, da prospettive diverse, sul triangolo Ambiente-Rischio-Salute. È solo l’approccio multidisciplinare, che integri e sintetizzi saperi diversi, che permetterà di definire in maniera chiara l’impatto dell’ambiente sulla salute e di comunicare quest’impatto in maniera onesta e veridica ai cittadini. Il libro testimonia uno sforzo di condivisione che va nella direzione giusta”. Dalla Prefazione di Eugenio Picano. Vengono analizzati casi-studio di particolare rilevanza:
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Martedì, 21 Luglio 2009 00:00

Killzone 2

Il sequel dello spettacolare e meno conosciuto KILLZONE uscito nel 2004, ha completamente rivoluzionato i parametri della PS3, sfruttando il massimo delle potenzialità della console.
La grafica del gioco è veramente entusiasmante e sembra proiettarti direttamente nel campo di battaglia. Inoltre c’è da segnalare un netto miglioramento delle attività di gioco rispetto al precedente capitolo con l’aggiunta di vari nuovi elementi che aggiungono maggiore imprevedibilità, come il vento che ora incide sulla traiettoria delle granate e dei proiettili. In questa versione esiste anche la possibilità di giocare online che permette di affrontare contemporaneamente diversi giocatori.

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Martedì, 21 Luglio 2009 00:00

Quando e come su Marte cap.1

Sonda su MarteChe il genere umano finirà prima o poi su Marte è inevitabile. Non è certo l'esser comodo o utile quello che spinge gente dotata di spirito di avventura a raggiungere un determinato luogo.  L'Antartide è meno gradevole di Marte, il monte Everest non è un luogo di villeggiatura e le isole Kerguelen non scherzano neppur loro. Inoltre, per quanto oggi lo spirito di avventura appaia profondamente addormentato, non credo che sarà sempre così. E' per  spirito di avventura allo stato istintivo che alcune Tupaie abbandonarono gli alberi su cui abitavano venti milioni anni fa e s esero a scorrazzare  nelle praterie, vivendo arrischiatamente, acquistando la posizione eretta, ed infine producendo la gloriosa specie umana.
Dunque su Marte si andrà. Ma quando?

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Martedì, 21 Luglio 2009 00:00

Luna: suggestioni

Il piede sulla Luna dell'astronauta AldrinQuando l’uomo posò il piede sulla luna, mi sembrò strano. Non emozionante, non suggestivo: solo strano. Non mi sembrò un miracolo, ma una sfida. Forse perfino uno sfregio. Quell’impronta pesante, quella polvere sollevata come aria secca, quei gesti goffi: niente riusciva ad affascinarmi.
Tutti i miei compagni di classe lo erano, anche tutte le suore del convento delle Figlie della Misericordia dove mi trovavo. Ricordo anche un’immagine del Papa, Paolo VI, che alzava le mani esultando. Avevo nove anni allora. “Siamo arrivati sulla luna”, sentivo esultare intorno.

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Martedì, 21 Luglio 2009 00:00

La Luna, vista dall'Italia

Luna e modulo lunareVenti luglio del 1969. La data che segna un prima e un dopo nell'esplorazione umana dello spazio. A dire il vero, in Italia era ormai il 21, le 4 del mattino del 21, quando Neil Armstrong faceva quell’ormai proverbiale piccolo, grande passo che cambiava per sempre la storia umana. Una diretta-tour de force di oltre 25 ore, prima volta nella storia della RAI aveva tenuto inchiodati tutti gli italiani davanti al televisore, seguendo momento per momento la missione Apollo 11, fino all’allunaggio (avvenuto sei ore prima, alle 22 circa ora italiana) e la discesa di Armstrong e Aldrin sul suolo lunare.

Tra loro anche alcuni spettatori decisamente interessati: alcuni già interpreti dell'avventura spaziale del nostro paese, o che ne sarebbero diventati protagonisti negli anni a venire. Per loro, ripensare lo sbarco sulla Luna a quaranta anni di distanza significa rivivere un momento che ha influenzato profondamente la loro vita professionale, e che ha finito per influenzare, per quanto indirettamente, il corso stesso delle attività spaziale italiane.

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Martedì, 21 Luglio 2009 00:00

L'eredità della Luna

La Terra fotografata dalla LunaIl 4 ottobre 1957 un oggetto di produzione terrestre orbitava per la prima volta al di fuori dell’atmosfera del pianeta Terra, dodici anni dopo,il 20 luglio del 1969,  un uomo, George Armstrong, posava per primo il piede su un corpo celeste che non fosse il pianeta che aveva dato i natali al genere umano, la Luna. Due momenti fondamentali di un’era che oggi è denominata l’era spaziale. Oggi, 52 anni dopo lo Sputnik, si riconosce a questa era di aver prodotto un balzo in avanti all’umanità non già eguale, ma superiore, all’evoluzione che il genere umano aveva conosciuto nei 500 anni precedenti. Quelli per intenderci della fine del geocentrismo con la rivoluzione copernicana, con l’avvento dell’astronomia grazie a Galileo,ma anche agli studi di Leonardo, la rivoluzione industriale, gli avanzamenti nello studio della medicina grazie a Pasteur e Fleming, allo studio dell’atomo e delle regole dell’universo grazie ad Einstein  e Fermi.

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