Effetti estesi e trasmissione materna: un rischio per le generazioni future
Lo studio – primo nel suo genere – mostra che non solo le madri, ma anche i cuccioli allattati da madri trattate con psilocibina manifestano sintomi di ansia e depressione fino all’età adulta.
La professoressa Danielle Stolzenberg sottolinea l’urgenza di alternative terapeutiche nel periodo postpartum:
“Abbiamo scoperto che gli effetti dei funghi magici variano sulla base del contesto ormonale ovarico, e questa è una scoperta cruciale.”
Dati evidenziano che la persistenza dei sintomi dura almeno due settimane dopo una singola dose, e il metabolita della psilocibina, la psilocina, è rintracciabile nel cervello della prole anche nove settimane dopo lo svezzamento.
Il modello murino e i nuovi paradigmi di ricerca
La chiave di questo studio è il modello murino avanzato per la depressione postpartum sviluppato dal gruppo della prof.ssa Stolzenberg.
I topi vivono in un sistema a due gabbie, potendo sfuggire ai cuccioli. Introducendo minacce sociali (un maschio), i ricercatori destabilizzano i comportamenti di cura materna, evidenziando sintomi del tutto simili alla depressione postnatale umana:
“Le mamme topo nel paradigma di stress sociale evitano attivamente i cuccioli, spendendo molto tempo lontane da loro, rispecchiando la difficoltà di bonding segnalata anche in clinica.”
Una rassegna sulle neuroscienze psichedeliche: nuove ombre e prospettive
Il gruppo guidato dalla Dr.ssa Cassandra Hatzipantelis pensava che la psilocibina potesse migliorare la connessione genitore-figlio e ridurre stress e ansia, come suggerito da studi su altri disturbi mentali.
Invece la ricerca evidenzia un aggravamento dei sintomi, con madri “drammaticamente” peggiorate a distanza di due settimane dalla somministrazione:
“Pensavamo di trovare benefici come per altri disturbi mentali, invece la psilocibina in madri depresse ha risultati opposti e duraturi.”
L’effetto materno che supera una generazione
I dati della squadra di UC Davis rivelano che il contesto ormonale materno influenza la risposta ai farmaci psichedelici, e che le sostanze possono essere trasferite tramite latte materno, alterando stabilmente la neurochimica della prole.
La prof.ssa Stolzenberg evidenzia:
“Persino basse dosi di psilocibina nella madre si riflettono negativamente sul benessere psicologico della prole, a lungo termine.”
Virgin female mice non mostrano gli stessi effetti, suggerendo che ovvero il quadro ormonale post-gravidanza è cruciale per l’esito farmacologico.
Studi recenti che fanno scuola: tre milestone (2022-2025)
“Maternal stress, microbiome and neurodevelopmental outcomes”
Studio condotto dall’equipe della Prof.ssa Sarah Johnson, 2024.
Dimostra come lo stress materno postnatale modifichi il microbioma e influenzi ansia e depressione nella prole murina, ampliando i dati della ricerca UC Davis.
Johnson S., et al., 2024, Frontiers in Neuroscience
“Psilocybin as a possible treatment for anxiety: positive effects and patient selection”
Studio condotto dall’equipe del Prof. Michael Andrews, 2023.
Analizza i benefici della psilocibina su pazienti non postpartum, suggerendo forti differenze nella risposta neurochimica secondo il contesto ormonale e personale.
Andrews M., et al., 2023, JAMA Psychiatry
“Perinatal psychiatric disorders: mechanisms and treatment challenges”
Studio condotto dall’equipe della Prof.ssa Ingrid Shaffer, 2022.
Rassegna degli ostacoli nel trattamento delle patologie psichiatriche perinatali, con particolare attenzione alle terapie biologiche e ai rischi di farmaci trans-generazionali.
Shaffer I., et al., 2022, Lancet Psychiatry