Limiti per il cadmio
Il cadmio, un metallo pesante contenuto nei concimi a base di fosfati minerali, può rappresentare un rischio per la salute umana e animale e per l'ambiente, in quanto si accumula ed entra nella catena alimentare. I limiti di cadmio sarebbero ridotti da 60 mg/kg a 40 mg/kg dopo sei anni (invece di tre, come proposto dalla Commissione) e a 20 mg/kg dopo sedici anni (invece di dodici), secondo la posizione del Parlamento, per consentire ai produttori di adeguarsi a tali requisiti. Una clausola di revisione introdotta dal Parlamento richiede che la Commissione, 42 mesi dopo la data di applicazione del nuovo regolamento, conduca una valutazione del funzionamento delle restrizioni sui livelli di sostanze contaminanti, nonché degli sviluppi delle tecnologie di rimozione del cadmio. Entro lo stesso periodo, la Commissione dovrebbe inoltre valutare l'impatto delle nuove norme sul commercio di materie prime, compresa la disponibilità di rocce fosfatiche, e sul mercato dei fertilizzanti.
Citazione
Il relatore Mihai Ţurcanu (PPE, RO), ha dichiarato: “Questa proposta fa parte del pacchetto sull'economia circolare e amplia la gamma di fertilizzanti che possono essere ottenuti da prodotti secondari. Contribuirà inoltre a migliorare l’etichettatura e a ridurre gli oneri amministrativi per i produttori e gli agricoltori. Vogliamo avere prodotti più sicuri e ridurre la quantità di metalli pesanti nei nostri fertilizzanti. Il nostro dovere è fornire ai cittadini prodotti sicuri ad un prezzo accessibile”.
Prossime tappe
Il mandato negoziale che permette al Parlamento di avviare i colloqui con i Ministri UE è stato approvato con 343 voti favorevoli, 252 contrari e 59 astensioni. Il dossier torna ora alla commissione per il mercato interno per condurre le trattative.
Contesto
Al momento solo il 5% dei rifiuti organici è riciclato e utilizzato come fertilizzante, ma i rifiuti organici riciclati potrebbero sostituire fino al 30% dei concimi minerali esistenti. Secondo la Commissione, l'UE importa ogni anno oltre 6 milioni di tonnellate di fosfati naturali, ma potrebbe recuperare fino a 2 milioni di tonnellate di fosforo dai fanghi di depurazione, dai rifiuti biodegradabili, dalle farine animali o dal letame. Quasi la metà dei concimi presenti sul mercato dell'UE non è coperta dal regolamento attualmente in vigore. Il principale costituente dei concimi minerali sono i fosfati naturali, che la Commissione ha individuato come materia prima fondamentale. Per quanto riguarda i fertilizzanti fosfatici, l'UE è attualmente fortemente dipendente dalle importazioni di fosfati naturali estratti al di fuori dell'UE (oltre il 90% dei fertilizzanti fosfatici utilizzati nell' UE sono importati principalmente da Marocco, Tunisia e Russia). In Italia, nel 2015, sono stati distribuite 2.438.431 tonnellate di concimi, di cui: 224.651 di tipo organo-minerale (221.510 prodotte in Italia e 3.141 all’estero) e 237.328 di origine organica (224.862 prodotte in Italia e 12.466 all’estero), secondo i dati ISTAT.