D'altronde, ricorda Magi, i vaccini "come indicato sul piano vaccinale regionale, e ancor prima su quello nazionale, dovevano essere somministrati prioritariamente agli operatori sanitari e sociosanitari insieme al personale e agli ospiti delle Rsa e successivamente agli altri, a cominciare dagli over 80. Prima di partire con la vaccinazione alle altre categorie si sarebbe dovuta concludere quella dei sanitari. Perche' la verita', ora, e' che sono finiti i vaccini per i medici e gli operatori sanitari che ogni giorno rischiano di contrarre l'infezione".
Quindi cio' che "piu' fa rabbia ai colleghi- prosegue il presidente dell'Omceo Roma- e' che il numero delle dosi di vaccino per loro sarebbe stato sufficiente, anzi: il numero dei vaccinati 'non sanitari' e' stato persino superiore a quello dei medici che avrebbero dovuto essere vaccinati".
Questa mattina, intanto, sono partite le somministrazioni del vaccino nel Centro vaccini realizzato dalla Regione Lazio nel parcheggio lunga sosta dell'aeroporto di Fiumicino, in collaborazione con Aeroporti di Roma e Croce Rossa italiana.
Nella prima giornata saranno somministrate 500 dosi destinate agli operatori sanitari di eta' compresa tra 18 e 55 anni.
"Molti colleghi stanno protestando- commenta ancora Magi- perche', essendo sanitari, avrebbero preferito avere una piu' ampia copertura e ricevere il vaccino Pfizer piuttosto che quello di AstraZeneca. E invece Pfizer e' andato ai non sanitari". Ma i vaccini non vanno tutti bene? "Assolutamente si'- risponde Magi- un vaccino e' sempre un vaccino e colgo l'occasione per ricordare che l'obiettivo finale e' cercare di dare una copertura vaccinale a piu' persone possibili e nel minor tempo possibile, indipendentemente dal vaccino. Dobbiamo prendere atto dei vaccini che i decisori ci mettono a disposizione. Non possiamo fare altrimenti", conclude.