Giovedì, 25 Luglio 2013

Il 21 e il 22 ottobre i maggiori esperti del mondo di simulazione si danno appuntamento alla 29esima edizione della International CAE Conference per confrontarsi sulla sperimentazione virtuale. Al centro dell’attenzione lo sfruttamento dell’HPC, il calcolo ad alta qualità, per l’innovazione di prodotti, processi e servizi per rendere l’Italia più competitiva. La CAE apre la settimana Aerospace italiana con l’avvio del tavolo tecnico delle aziende del settore.

25 Luglio 2013 - Per solcare le onde con un catamarano come quelli impegnati nell’America’s Cup o per andare tra le stelle con un’astronave bisogna prima passare per una simulazione computerizzata, le stesse che servono per costruire un ponte a prova di onde o una casa che non cada al primo terremoto.  Al mondo delle simulazioni, indispensabile per l’innovazione necessaria alle aziende per ripartire dopo la crisi, è dedicata l’International CAE Conference, evento di riferimento per il mondo della sperimentazione virtuale e del CAE (Computer‐aided engineering, ovvero sia l'ingegneria assistita dal computer) e che vede l’Italia protagonista del settore.

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Una ricerca della Bristol University suggerisce che durante il Giurassico (165 milioni di anni fa) esistevano pesci ossei lunghi fino a 16 metri

Giganteschi pesci che si cibavano di plankton colonizzavano i mari di 160 milioni di anni fa, e che insieme ai Dinosauri sono scomparsi 65 milioni di anni fa, soppiantati successivamente dalle grandi balene e squali che si cibano ancora oggi di plankton marino. La domanda per gli scienziati era: Quanto grandi erano tali pesci giganti? Una nuova ricerca suggerisce che potessero avere dimensioni comprese fra i 12 ed i 16 metri.

Gli animali attuali che si cibano di plankton sono oggi i vertebrati  più grandi della Terra. La prima specie di pesce fossile simile a tali animali scoperta era un pesce chiamato “Leedsichthys” che viveva nel Giurassico medio circa 165 milioni di anni fa. Questa specie era una sorta di pioniere della nicchia ecologica oggi occupata dai mammiferi (balene) e dai pesci cartilaginei (mante, squali balena, ecc…) ma solo una dato era sconosciuto. Quali dimensioni tali specie raggiungeva? Questo almeno era la questione fino ad oggi rimasta insoluta.

Il professore Jeff Liston della University of Kunming in China e la University of Bristol’s School of Earth Sciences diccono: “ Le parti osse di Leedsichthys sono rare e male conservate. Tutte le stime fatte finora di dimensione o crescita erano approssimative e dedotte da ipotesi non supportate da dati. Sonop stati esaminati una vasta gamma di reperti, non solo le ossa, ma anche parti anatomiche conservate di resti molli, che mostrano strutture simili agli anelli di crescita, in modo da ricavare l’età dei vari reperti esaminati, e quindi ricavare dati correlati dimensione-età e stime di crescita”.

 

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