Tra venti e settanta milioni di anni fa ha prodotto con un ritmo frenetico nuove stelle, per poi divenire quiescente in epoche più recenti, fino ai giorni nostri. Questa ‘fucina’ si trovava nelle zone centrali della nostra galassia, attorno a un buco nero supermassiccio. Sono queste le conclusioni di uno studio condotto da un team internazionale di astronomi, tra cui Giuseppe Bono dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma e dell’Università di Roma Tor Vergata e pubblicato oggi sulla rivista Nature. Determinante è stata la scoperta di tre stelle variabili di tipo Cefeide a solo poche decine di anni luce dal centro della nostra Galassia, la dove mai prima d’ora erano state individuate stelle simili.
“Le stelle Cefeidi classiche sono degli ottimi traccianti delle popolazioni stellari giovani e ne sono già state identificate diverse centinaia nel disco della Via Lattea” commenta Giuseppe Bono. “Queste stelle sono molto popolari in Astronomia perché possiamo determinare la loro distanza e la loro età con una notevole precisione se confrontate con altri gruppi di stelle evolute. La polvere ed il gas interposti tra noi ed il centro non ci avevano consentito di individuare Cefeidi classiche in questa regione. Abbiamo allora scandagliato quella zona con strumenti che osservano nell’infrarosso. Questo ci ha consentito, per la prima volta, di identificarne tre nel centro della nostra Galassia”.