Piovono pallottole e innocenti risate

Bullet to the head di Walter Hill – FC al Festival Internazionale del Film di Roma 2012
Con Bullet to the head, ventiduesimo film per Walter Hill, il regista statunitense maestro degli action buddy movie – uno su tutti la saga di Arma letale – rinverdisce le nostalgie di genere, sempre più latitanti negli ultimi anni, grazie anche alla complicità del suo decennio di assenza dalle scene.
Nella New Orleans post Katrina nasce un’insolita coppia: un volto segnato dal passato, Jimmy Bobo-Sly e uno pulito, in attesa di futuro, Taylor Kwon-Sung Kang.
La pellicola mette a confronto un killer spietato, dal cuore tenero ben celato, e un poliziotto di nuova generazione, tutto morale e tecnologia. Posizionati ai due lati opposti della immaginaria linea della giustizia, i due dovranno imparare a fidarsi l'uno dell'altro, almeno fino a quando non riusciranno a catturare la loro preda e a difendere quello che più amano: Taylor la giustizia e Jimmy la libertà, un proprio senso dell’onore e la figlia.
La sceneggiatura è tratta dalla graphic novel Du Plomd Dans La Tète, scritta da Matz (pseudonimo di Alexis Nolent) e illustrata da Colin Wilson. La storia ha subito appassionato lo sceneggiatore Alessandro Camon, già candidato agli Oscar e vincitore del Nastro d’argento per Oltre le regole-The messenger, nella scorsa primavera. "L'ho amata subito. La premessa centrale del romanzo è molto forte. Il conflitto fra i due protagonisti non è semplicemente uno scontro di personalità. Infatti, ognuno vorrebbe uccidere l'altro. Ma questo scenario ha offerto l'opportunità di una grande commedia al fianco di un dramma intenso" – sono state le parole del talentuoso sceneggiatore padovano.
Con un attore come Sylvester Stallone è impossibile bloccare i rimandi ai grandi film d'azione degli anni 80, che lo riguardano da vicino. Il paragone con Rocky o Rambo è pressoché istintivo. È attorno al suo personaggio che gira l'intera pellicola e, Stallone, nonostante l’implacabile tempo biologico trascorso, riesce a gestire a pieno il peso della storia. Ben piantato all'interno della psicologia del sicario deciso e spietato, il film alterna combattimenti dinamici e una naturale comicità, scaturita dallo scontro di due personalità dal background storico-culturale completamente diverso.
Quello che interessa a Hill non è innovare ma mostrare quanto, nella lotta del vecchio contro il nuovo, il vecchio sia ancora il cavallo vincente. Bullet To The Head è il classico action movie americano. Proiettili infiniti, personaggi con più vite di un gatto, macchine rigorosamente di grande cilindrata e un po’ d’esplosivo che non guasta mai sono i classici ingredienti del genere in questione. Eppure, nonostante la scarsa originalità del soggetto, il film è divertente e l’autoironia è effervescente. La maestria registica di Hill riesce a confezionare una pellicola in un stile assolutamente classico, senza apparire fuori moda. Così, fra un accoltellamento e una sparatoria, una corsa in macchina e una scazzottata, la pellicola scorre veloce, con grande gioia dello spettatore, che per un po’ dimentica i propri guai, all’insegna di un puro entertainment.
Margherita Lamesta
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