Tecnologia (205)
Plastisfera, microecosistemi artificiali nelle acque dolci degli habitat ghiacciati
08 Mag 2023 Scritto da Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche di Messina (Cnr-Isp)L’Istituto di scienze polari del Cnr ha analizzato i dati relativi all’inquinamento generato dalle microplastiche nelle acque dolci dei Poli e sull’altopiano del Tibet. I risultati, pubblicati su Science of the Total Environment, mettono in evidenza una crescente diffusione di questi polimeri, e la conseguente creazione di microecosistemi artificiali basati sulla plastica.
Una review elaborata dai ricercatori dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche di Messina (Cnr-Isp) e pubblicata sulla rivista Science of the Total Environment, ha preso in esame i dati relativi all’inquinamento causato da microplastiche nelle acque dolci dell'Artico, dell'Antartide e nell’altopiano in Tibet, un habitat denominato ‘Terzo Polo’ che racchiude il 15% dei ghiacci di tutto il Pianeta. Tale tipologia di inquinamento rappresenta, oggi, una minaccia a livello globale, anche in considerazione del grande aumento di produzione della plastica, che è passata da 1,5 milioni di tonnellate negli anni Cinquanta del secolo scorso, ai 359 milioni di tonnellate nel 2018. “Artide, Antartide, Altopiano del Tibet: abbiamo preso in considerazione tre ambienti molto distanti tra loro, ma accomunati dalla presenza di microplastiche nei laghi, nei fiumi, nei ghiacciai e nella neve, con ogni probabilità trasportate in queste zone dagli uccelli e dal vento, o accumulate in conseguenza di attività antropiche, come il turismo e le attività di ricerca svolte nelle basi. Ciò rappresenta una problematica notevole, visto che la loro presenza all’interno del ghiaccio può agevolarne lo scioglimento, oltre a determinare un pericolo per gli animali che vivono in quelle aree, dovuto all’eventuale ingestione, che può condizionare la catena alimentare di quegli ecosistemi”, dice Maurizio Azzaro, responsabile della sede Cnr-Isp di Messina e coautore della review.
Installato per la prima volta in Europa il simulatore umanoide più avanzato al mondo
09 Mag 2023 Scritto da Università degli studi di Trieste
La prima installazione in Europa del simulatore di paziente più realistico al mondo è avvenuta all’Università degli Studi di Trieste.
Il Centro di simulazione medica e addestramento avanzato (CSMAA) dell’ateneo giuliano, allestito in una palazzina dedicata all’interno dell’Ospedale di Cattinara, ospita infatti HAL s5301, prodotto da Accurate – Gaumard Scientific, un simulatore umanoide adulto dotato di intelligenza artificiale, arti robotizzati e reazioni fisiologiche reali.
“Abbiamo utilizzato una consistente parte dei fondi acquisiti dal Dipartimento di Scienze mediche con il bando 2018 /2022 - Dipartimenti di eccellenza MUR, per l’acquisto del nuovo simulatore e per un aggiornamento della strumentazione del CSMAA. Siamo i primi in Europa ad avere HAL s5301– ha sottolineato il Rettore Roberto Di Lenarda – E’ una scelta coerente al potenziamento del Centro di simulazione, vera eccellenza del nostro polo formativo e pienamente sinergica alla prossima creazione, all’interno del comprensorio di Cattinara, del nuovo Campus che raccoglierà tutti i corsi pre e post laurea di area medica e sanitaria oltre ai laboratori di ricerca. Un progetto ambizioso e visionario supportato dalla Regione FVG che contribuirà ulteriormente a fare dell’Università di Trieste un centro di richiamo per gli studenti di tutta Italia e dall’estero”.
Rivelare la terza dimensione della luce con l’intelligenza artificiale
12 Apr 2023 Scritto da Università di Roma La Sapienza
Ricercatori dell’Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche e della Sapienza Università di Roma hanno sviluppato un polarimetro “intelligente” ultra-veloce e super-compatto che permette di utilizzare la polarizzazione della luce per applicazioni nei campi della comunicazione ottica sicura, dei sensori fotonici e della medicina. Lo strumento è descritto in un articolo su Nature Communications
Ricercatori dell’Istituto dei Sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Isc) e del Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma hanno sviluppato un innovativo strumento che permette di “vedere” tramite la polarizzazione, e utilizzare tale proprietà per applicazioni nei campi della comunicazione ottica sicura su grande distanza, dei sensori fotonici con funzionalità aumentate, e nuovi strumenti per la medicina.
Realizzato un modello per l’analisi automatizzata delle immagini Tac mediante algoritmi di intelligenza artificiale. La ricerca è frutto di una collaborazione tra Cnr-Iccom, Università di Firenze, A.O.U. Careggi, Azienda Usl Toscana centro, Istituto Superiore di Sanità, Fondazione Bruno Kessler e Uniser Pistoia. Pubblicata sul Journal of Medical Imaging, permetterà di perfezionare i livelli di radiazioni da somministrare ai pazienti.
Un gruppo di ricercatori, fisici medici e radiologi del Dipartimento di fisica e astronomia dell’Università di Firenze, dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi, e dell’Azienda Usl Toscana centro, guidato dalla dott.ssa Sandra Doria dell’Istituto di chimica dei composti organo metallici del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze (Cnr-Iccom), è riuscito ad automatizzare il processo di valutazione della qualità d’immagine negli esami di tomografia computerizzata (Tc) utilizzando l’intelligenza artificiale, allo scopo di ridurre le radiazioni al paziente. Al progetto, la cui modalità è stata descritta in uno studio pubblicato sul Journal of Medical Imaging (JMI), hanno collaborato anche l’Istituto superiore di sanità e la Fondazione Bruno Kessler di Trento, utilizzando le risorse computazionali messe a disposizione da Uniser Pistoia.
Proteus IV:
"Dr. Harris, when are you going to let me out of this *box*?"
"I can't touch you, Susan. I can't touch you as a man could. But I can show you things that I alone have
seen. I can't touch, but I can see. They've constructed eyes for me, to watch the show. And ears, so that I
can listen in to the galactic dialogue."
"I, Proteus, possess the wisdom and ignorance of all men, but I can't feel the sun on my face. My child
will have that privilege."
Dal film Demon Seed 1977 (Generazione Proteus).
Il monito che ci viene dal film Generazione Proteus ci dovrebbe far riflettere sull'importanza di prendere in considerazione gli ammonimenti di scienziati quale Stephen Hawking che già dal 2017 metteva in guardia sui rischi di creare delle Intelligenze Artificiali senza prepararsi ad affrontare i possibili rischi che ne possono conseguire.
Per tale ragione ho riportato alcune interviste a Stephen Hawking e la lettera aperta che Elon Musk ha scritto su Future of Life dal titolo "Pause Giant AI Experiments: An Open Letter"
https://futureoflife.org/open-letter/pause-giant-ai-experiments/ che ha raccolto più di un migliaio di firmatari che di ora in ora vanno aumentando.
Modello 3D della rete neurale dell'ippocampo umano
Un team di ricerca della infrastruttura di ricerca ‘Ebrains-Italy’, composto dall’Istituto di biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnt-Ibf), dall’Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l’Institut de neurosciences des systèmes di Marsiglia, ha realizzato il primo modello virtuale in 3D della struttura e della connettività neuronale dell’area CA1 dell’ippocampo umano. Lo studio, pubblicato sulla rivista ‘Nature Computational Science’, descrive la tecnologia utilizzata per la ricerca e rappresenta un primo risultato del lavoro di gruppi appartenenti a ‘Ebrains-Italy’ finanziata dal Mur, tramite la Commissione Europea (Next-Generation EU), nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e diretta dal Cnr.
Dipendenza da Smartphone? Una delle cause potrebbe essere l’“effetto camaleonte”
20 Mar 2023 Scritto da Università di Pisa
Il fenomeno è stato rilevato per la prima volta in uno studio condotto dagli etologi dell’Università di Pisa
La familiarità sembra avere un ruolo chiave nel favorire la risposta mimica nell'uso degli smartphone e, potenzialmente, nella dipendenza da questi dispositivi. A rivelarlo è un recente studio condotto da un gruppo di etologi del Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa e pubblicato sulla rivista Human Nature edita da Springer.
“Durante la pandemia COVID-19 - spiega la professoressa Elisabetta Palagi dell’Università di Pisa - abbiamo condotto un primo esperimento per valutare gli effetti del lockdown sulla risposta mimica nell'uso degli smartphone. I risultati raccolti hanno confermato la presenza di tale fenomeno e dimostrato che le limitate interazioni sociali ‘dal vivo’ possono modificare, almeno nel breve termine, il modo in cui interagiamo con gli altri rendendoci più inclini ad impegnarci in interazioni sociali ‘virtuali’”.
Tecniche di intelligenza artificiale combinate con dati dell’EU Copernicus Marine Service sono state per la prima volta applicate allo studio dell’habitat dei cetacei nel Mar Ionio settentrionale, con l’obiettivo di ampliare la comprensione della loro bio-ecologia e migliorarne la conservazione e la tutela. Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, ha coinvolto Cnr-Stiima, Jonian Dolphin Conservation, Fondazione Cmcc e le Università di Bari e della Basilicata.
Con l’obiettivo di comprendere meglio habitat e usi dei cetacei, l’Istituto di sistemi e tecnologie industriali per il manifatturiero avanzato del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Stiima) di Bari ha condotto uno studio sfruttando per la prima volta tecnologie di intelligenza artificiale, in collaborazione con Jonian Dolphin Conservation (Jdc), Fondazione centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e ambiente e Dipartimento di informatica dell’Università di Bari e Scuola di ingegneria dell’Università della Basilicata. La ricerca è pubblicata su Scientific Reports.
Un sistema miniaturizzato e biodegradabile nel corpo permetterà di rilevare il pH dei tessuti in modo continuo e in tempo reale
20 Feb 2023 Scritto da Università di Pisa
Il sistema è stato messo a punto dal team di ingegneri elettronici del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Lo studio su Advanced Materials Technologies
Un sistema miniaturizzato di rilevazione del pH che trasmette i dati real time ad uno smartphone consentirà consistenti passi avanti nella diagnosi e trattamento di malattie estremamente diffuse, come la vaginosi batterica, la cui diagnosi richiede una accurata rilevazione dell’acidità dei tessuti, e che è spesso associata a complicazioni che hanno un grande impatto sulla qualità della vita delle donne.
Lo studio è stato pubblicato su Advanced Materials Technologies dal gruppo di ricerca in ingegneria elettronica coordinato da Giuseppe Barillaro, da tempo impegnato nel lavoro su sensori avanzati con applicazioni in ambito biomedico, in collaborazione con i ricercatori di Surflay Nanotec GmbH, Germania.
Il gruppo di ricerca pisano assieme all'azienda Ab medica sta anche progettando l’integrazione della tecnologia in dispositivi indossabili per diagnosi avanzate.
Un sistema miniaturizzato e biodegradabile nel corpo permetterà di rilevare il pH dei tessuti in modo continuo e in tempo reale
20 Feb 2023 Scritto da Università di Pisa
Il sistema è stato messo a punto dal team di ingegneri elettronici del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Lo studio su Advanced Materials Technologies
Un sistema miniaturizzato di rilevazione del pH che trasmette i dati real time ad uno smartphone consentirà consistenti passi avanti nella diagnosi e trattamento di malattie estremamente diffuse, come la vaginosi batterica, la cui diagnosi richiede una accurata rilevazione dell’acidità dei tessuti, e che è spesso associata a complicazioni che hanno un grande impatto sulla qualità della vita delle donne.
Lo studio è stato pubblicato su Advanced Materials Technologies dal gruppo di ricerca in ingegneria elettronica coordinato da Giuseppe Barillaro, da tempo impegnato nel lavoro su sensori avanzati con applicazioni in ambito biomedico, in collaborazione con i ricercatori di Surflay Nanotec GmbH, Germania.
Il gruppo di ricerca pisano assieme all'azienda Ab medica sta anche progettando l’integrazione della tecnologia in dispositivi indossabili per diagnosi avanzate.