IL PIANO NAZIONALE DI CONTRASTO ALL’ANTIBIOTICO RESISTENZA E L’APPROCCIO ‘ONE HEALTH’ – Il recente Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico Resistenza, noto come PNCAR, varato dal Governo nel novembre 2017, introduce un fondamentale concetto per la gestione e il controllo delle malattie infettive. In particolare, il PNCAR evidenzia in modo molto chiaro come il concetto di “salute” non sia più limitato a comparti distinti, quali uomo, animale, ambiente, ma è sono tutti intimamente legati in un unico insieme. “È il cosiddetto concetto di “OneHealth”, dove la gestione della salute è unica” spiega il dott. Marco Tinelli. “Del resto, da tempo le principali organizzazioni internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità, Centro americano ed europeo per il controllo delle malattie) evidenziano e sviluppano un simile indirizzo legato principalmente alla prevenzione. Queste attività di prevenzione messe in campo dalle organizzazioni sanitarie mirano a raccogliere dati epidemiologici su tutta la catena “OneHealth” uomo/animale/ambiente, cercando di evidenziare nel modo più chiaro possibile il percorso di origine delle malattie infettive onde poter intervenire ed interrompere al più presto la causa della trasmissione dell’infezione”.
QUALE PREVENZIONE PER LA LISTERIA? - Il problema principale è la metodologia dei controlli della catena “ambiente/animale/uomo” nell’ottica OneHealth. Ma cosa si fa per spezzare questa catena nel caso della Listeria monocytogenes”? “I cardini fondamentali per la prevenzione della diffusione della Listeriosi sono le misure di igiene comuni nella preparazione degli alimenti, la sorveglianza e i controlli periodici che vengono eseguiti dalla autorità preposte” dichiara Tinelli. “Le regole di igiene comuni nella preparazione degli alimenti si basano sul lavaggio delle mani (regola primaria per la prevenzione della trasmissione delle malattie infettive in generale) prima della manipolazione degli alimenti, controllare bene le scadenze degli alimenti ed evitare di mangiare latticini non pastorizzati. Le carni devono essere scrupolosamente cotte ed è importante non tenere a lungo carni crude nel frigorifero che va sempre tenuto pulito ed a temperatura costante di 4°”.
Altro pilastro di prevenzione della Listeriosi è la sorveglianza degli alimenti che le autorità competenti come le ASL hanno il compito di eseguire a livello territoriale secondo le normative regionali, nazionali ed internazionali. La ricerca di Listeria monocytogenesviene eseguita sia a livello ambientale che presso alimenti campionati. La presenza o meno del batterio si basa sia su classici sistemi microbiologici, in uso anche per altri batteri, che sulla biologia molecolare, che consente di rilevare anche piccole particelle di batterio presenti nei campioni esaminati.
La sorveglianza istituzionale è molto migliorata negli ultimi anni perché consente agli operatori di risalire con precisione all’origine dell’alimento attraverso un sistema di tracciabilità in tutte le fasi della filiera produttiva, distributiva e di vendita del prodotto. Ciò a garanzia del consumatore, ma anche delle istituzioni che, come nei recenti casi verificatisi di contaminazione alimentare da Listeria, hanno potuto limitare al minimo potenziali ed ulteriori diffusioni in quanto i prodotti contaminati sono stati immediatamente ritirati dal commercio.
Il nostro Ministero della Salute ha recentemente finanziato un’importante progetto multidisciplinare per disporre di immediate e dirette informazioni circa gli aspetti relativi a pratiche di allevamento, status sanitario storico ed attuale, biosicurezza e benessere animale. Tale strategia, unitamente ai link istituzionali con le altre nazioni europee, potrà garantire ulteriormente al cittadino un sempre più elevato livello di sicurezza sanitario.
“È auspicabile” conclude Tinelli “che il nuovo Governo si prenda carico di promuovere ulteriormente, mediante opportuni finanziamenti, azioni mirate per la politica “OneHealth” nell’ottica di migliorare la gestione delle infezioni. Oltre alle principali e prioritarie ricadute sulla salute umane si potranno avere anche maggior vantaggi economici per il nostro paese, già all’avanguardia a livello europeo nella sicurezza alimentare”.