La prima fase di Lcg-1 produrrà una serie di servizi-prototipo, i quali aumenteranno gradualmente in scala e complessità all'aumentare delle conoscenze riguardo la gestione delle difficoltà funzionali e operative che la costruzione di una Grid di dimensioni senza precedenti comporta. Lcg-1 usa il cosiddetto 'middleware', che si chiama così perché costituito da servizi software distribuiti che come complessità stanno tra i sistemi operativi e le applicazioni degli utenti. 'Middleware' è stato sviluppato principalmente dal progetto European Data Grid in Europa e da Globus, Condor e gli altri progetti correlati che collaborano al Virtual Data Toolkit negli Usa. Ciò consente ai fisici di accedere alle risorse di calcolo distribuite in tutto il mondo dalle loro scrivanie come se fossero nella stanza accanto.
"Grid ci consente di sfruttare la potenza dei centri di calcolo scientifici dovunque siano, per fornire la più potente risorsa di calcolo che il mondo può offrire", dice Ian Bird, che guida il dispiegamento di Grid al Cern.
Il fisico Lothar Bauerdick, responsabile del progetto del software e del sistema di calcolo di Uscms (il progetto a cui collaborano gli scienziati americani che lavorano all'esperimento Cms presso Lhc), sottolinea la necessità di integrare gli sforzi per sviluppare Grid nel mondo: "Siccome questi esperimenti hanno un respiro mondiale, Lhc costituirà una grande opportunità per la comunità scientifica di lavorare insieme alla costruzione di una Grid globale".
Il sistema Lcg-1 stabilisce quali siano le risorse computazionali e dati necessari per soddisfare la richiesta di un utente, fa in modo che quest'ultima giri il mondo finché non trova queste risorse, si prende cura della localizzazione dei dati necessari e del loro movimento e quindi restituisce i risultati al fisico.
"Lcg-1 rappresenta un significativo passo in avanti verso il completo dispiegamento su scala globale che sarà richiesto per Lhc", dice John Huth, professore ad Harvard. Le istituzioni che partecipano in questa fase sono il Cern e principali facilities di calcolo coordinate dall'Università di Praga nella Republica Ceca, In2p3 Computer Centre di Lione, in Francia, Forschungszentrum Karlsruhe in Germania, Kfki Research Institute for Particle and Nuclear Physics di Budapest, in Ungheria, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con il suo Centro Nazionale di Calcolo di Bologna, in Italia, Università di Tokyo in Giappone, Università di Mosca e il Joint Institute for Nuclear Research in Russia, il Port d'Informació Científica di Barcelona, in Spagna, l'Academica Sinica a Taiwan, Rutherford Appleton Laboratory nel Regno Unito, e Dipartimento Americano per l'Energia del Brookhaven National Laboratory e Fermi National Accelerator Laboratory negli Stati Uniti. Insieme queste istituzioni provvedono a un servizio su scala mondiale.
"Siamo molto eccitati all'idea del lancio di Lcg. È un passo essenziale verso l'analisi efficace dei dati che Lhc produrrà, che probabilmente cambieranno in maniera drastica la nostra visione dell'universo. È anche una pietra miliare nello sviluppo delle nuove tecnologie Grid, che porterà grandi benefici in tutti i campi della scienza", dice Guy Wormser, vicedirettore di In2p3 e rappresentante francese del Lcg Overview Board. "Siamo perciò molto fieri di essere partner attivi in questa impresa. Grandi risorse umane e materiali, sia al Cern che in Francia, sono impegnate in questo progetto.
"In un mondo in cui un'enorme quantità di dati digitali viene prodotta ogni giorno da ogni sorta di strumenti, quali esperimenti di fisica, apparecchiature mediche digitali, satelliti per le osservazioni della Terra, banche di dati di genomica, librerie digitali, motori web e programmi di grafica", dice il fisico italiano Mirco Mazzucato, responsabile del progetto Infn-Grid e presidente del Lcg Grid Deployment Board, "la Grid fornisce la potente infrastruttura generale che permette di distillare da questo enorme mare di milioni di Gigabytes di dati grezzi quelle preziose gocce di conoscenza che consentono alle società moderne di progredire".
Ian Halliday, direttore esecutivo del Particle Physics and Astronomy Research Council (Pparc) , dice: "Pparc ha sostenuto con convinzione il progetto Lcg sia al Cern che nel Regno Unito. La tecnologia che ora viene dispiegata per la fisica delle particelle cambierà il modo in cui la scienza e il business saranno gestiti negli anni a venire. Ciò avrà un grande impatto sul modo in cui la società usa la tecnologia dell'informazione, quanto quello che ha avuto il World Wide Web".
Entro la fine del 2003 Lcg sarà espanso fino ad includere molti altri centri di calcolo in 16 e più Paesi, garantendo nel frattempo un ambiente operativo affidabile. Quest'espansione integrerà le risorse richieste nel 2004 per la prima di una serie di sfide di analisi dei dati, sfide che metteranno alla prova l'abilità di Grid di maneggiare il sempre più complesso carico di calcolo e gestione dei dati, richiesti per la costruzione di Lhc.
"La costruzione e l'operatività di Lcg-1 costituirà un'esperienza vitale e un input per altre impegnative applicazioni nella scienza e nell'industria", dice Ian Foster del US Argonne National Laboratory e dell'Università di Chicago e è a capo della Globus Alliance.
Nei prossimi anni gli scienzati si aspettano che il servizio Lcg costituisca il cuore della griglia 'multi-science' che sarà sviluppata in Europa dal progetto Enabling Grids for E-science and industry in Europe (Egee), finanziato dal Sesto Programma Quadro della Commissione Europea. In maniera simile negli Stati Uniti, gli scienziati progettano che Open Science Grid fornisca servizi per Lcg e offra anche opportunità per altre complesse applicazioni nella scienza e nell'educazione scientifica.
Note per i redattori:
Il Cern è il Laboratorio Europeo per la Fisica delle Particelle, uno dei più prestigiosi centri per la ricerca fondamentale. Al laboratorio è attualmente in costruzione il Large Hadron Collider (Lhc). La più ambiziosa sfida scientifica che il mondo abbia mai visto, Lhc farà collidere piccoli frammenti di materia per rivelare le leggi fondamentali della natura. Verrà acceso nel 2007 e sarà impiegato da circa seimila scienziati da università e laboratori di tutto il mondo per rispondere ad alcune tra le domande fondamentali della scienza.
L' Infn, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è l'ente di ricerca italiano che ha il compito di promuovere, coordinare ed effettuare la ricerca in fisica nucleare, subnucleare e astroparticellare. L'Infn in Italia conta una trentina di sezioni e gruppi collegati, entrambi con sede in università, e quattro grandi laboratori. Inoltre i ricercatori dell'Infn hanno un ruolo di rilievo nei maggiori progetti internazionali nel campo della ricerca in fisica nucleare e delle particelle. In particolare, la sfida più ambiziosa che l'Istituto si prepara ad affrontare nei prossimi anni è la collaborazione alla costruzione dell'acceleratore Lhc presso il Cern di Ginevra.
Il progetto europeo DataGrid è stato finanziato dall'Unione Europea. Il suo scopo è quello di costruire l'infrastruttura di calcolo di prossima generazione che garantisca una grande potenza di calcolo e di analisi di database su larga scala, da centinaia di TeraBytes a PetaBytes, attraverso una comuninità scientifica largamente distribuita. Si veda: http://www.eu-datagrid.org.
Virtual Data Toolkit (Vdt) è un set di software che fa da supporto alle necessità dei gruppi di ricerca e degli esperimenti impegnati nel US Grid Physics Network (GriPhyN) e altri progetti istituiti dalla National Science Foundation e il Dipartimento dell'Energia. Si veda http://www.lsc-group.phys.uwm.edu/vdt/. Vdt include il Globus Toolkit (si veda http://www.globus.org) e i componenti dal Condor Project (si veda http://www.cs.wisc.edu/condor/).
Il punto di vista di Egee è quello di creare e dispiegare le tecnologie Grid per rendere possibile un utilizzo a largo raggio di applicazioni di e-Science attraverso la European Research Area. Si veda: http://www.cern.ch/egee-ei/2003/
Per ulteriori informazioni:
INFN: Mirco Mazzucato, responsabile del progetto Infn-Grid e Presidente dell'Lcg Grid Deployment Board; Telefono: +39 049 8277053 begin_of_the_skype_highlighting +39 049 8277053 end_of_the_skype_highlighting; +39 339 7051475 begin_of_the_skype_highlighting +39 339 7051475 end_of_the_skype_highlighting
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Barbara Gallavotti, responsabile ufficio comunicazione Infn +39 (0)6 6868162 begin_of_the_skype_highlighting +39 (0)6 6868162 end_of_the_skype_highlighting; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Autore: Comunicato stampa Cern-Infn