È stato selezionato con il concorso “Disegna la missione di Samantha Cristoforetti”

 

Dopo il nome della missione, battezzata Futura, è stato selezionato anche il logo ufficiale che caratterizzerà la missione della prima donna italiana nello Spazio: il simbolo è il Sole che brilla nell’alba, fra la Terra azzurra e tante stelle bianche, con la Stazione Spaziale che sfreccia. “Futura - ha detto Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’ESA e pilota dell’Aeronautica Militare - è un bel nome per la missione perché dobbiamo conquistare il futuro e dobbiamo costruirlo pensando che un giorno potremmo decidere di vivere nello spazio o di sfruttarne le risorse”. Il logo ufficiale contiene molti degli elementi più rappresentativi della Missione: scienza, meraviglia, natura e appartenenza italiana.

L’idea grafica alla base del logo è stata presentata mercoledì scorso durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi ed è stata selezionata con il concorso “Disegna la Missione di Samantha Cristoforetti”: il vincitore della competizione, presente alla conferenza, è Valerio Papeti, 32 anni, di Torino, che si è aggiudicato un incontro con Samantha Cristoforetti, nel corso del quale avrà l’opportunità di conoscere dal vivo le sue attività. Inoltre, potrà seguire in diretta dall’Italia il lancio della Missione ISS 42/43.

Futura sarà la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana: prenderà il via a fine anno, portando nello spazio Samantha Cristoforetti, il settimo astronauta tricolore e prima italiana, che durante la conferenza stampa di mercoledì si è detta “serena, felice di partire e per niente spaventata”.

Dopo un viaggio di 10 anni la sonda riprende le attività e inizia le operazioni di avvicinamento alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, sua meta finale

Il 20 gennaio scatterà l’ora X: la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Rosetta si “risveglierà” e invierà al centro di controllo dell’ESA ESOC tutti i dati relativi al suo stato interno. Il momento della ripresa delle attività è stato codificato nel software di bordo ed il risveglio avverrà in maniera automatica, senza segnali provenienti dalla Terra. A partire dal mese di aprile, seguiranno eventi di check-up per i diversi strumenti scientifici e sottosistemi di bordo. A maggio inizieranno le manovre di avvicinamento alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, previsto per agosto, e l’avvio delle prime osservazioni a distanza (global mapping), prima che il lander si separi (novembre) per posarsi sulla cometa. La sonda e la cometa viaggeranno insieme: Rosetta sarà in grado di comunicare e inviare dati scientifici fino a dicembre del 2015.

 

Con l’iniziativa “Dai un nome alla Missione di Samantha Cristoforetti”  è stato scelto il nome della missione ISS Expedition 42/43 che vedrà protagonista l’astronauta italiana.

La missione spaziale ISS 42/43 del settimo astronauta tricolore e prima italiana nello spazio, Samantha Cristoforetti, è stata battezzata lo scorso 4 dicembre: si chiamerà “Futura”. Il nome è stato scelto in seguito a una call for ideas lanciata dall’Agenzia Spaziale Italiana, dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’Aeronautica Militare. L’iniziativa “Dai un nome alla Missione di Samantha Cristoforetti” ha avuto l’obiettivo di invitare il grande pubblico e tutti gli appassionati di tematiche spaziali, senza limiti di età, a contribuire all’ideazione del nome italiano ufficiale della Missione ISS 42/43.

Novembre è stato un mese importante per la collaborazione tra Italia e Cina: si è tenuto a Pechino il quarto Forum Italo-Cinese sull'Innovazione, che ha visto la partecipazione di più di 200 rappresentanti provenienti da imprese del settore dell’innovazione e dei vari ambienti tecnico-scientifici. Gli argomenti del forum sono stati principalmente le smart cities, le città intelligenti, e l'innovazione dei nuovi settori, ma non solo. La presenza istituzionale dei vertici italiani e cinesi ha dato molto rilievo anche al tema della ricerca.

Per quanto riguarda l’Italia, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano, Maria Chiara Carrozza, ha affermato nel suo discorso che la Cina e l'Italia hanno ampie aspettative per la cooperazione sull’innovazione: la parte italiana promuoverà la cooperazione e gli scambi tra gli organismi e le università dei due paesi e rafforzerà ulteriormente la cooperazione con la Cina, in particolare la cooperazione di progetti e gli scambi personali.

Compie 15 anni "20 novembre 1998-2013" la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), il più importante e ambizioso programma di cooperazione a livello mondiale nel campo scientifico e tecnologico mai intrapreso, considerato come la maggiore opera ingegneristica realizzata dall'uomo.

La Stazione Spaziale Internazionale è stata costruita pezzo per pezzo nello spazio, si compone di moduli e nodi di collegamento contenenti alloggi e laboratori, oltre a elementi esterni per il supporto strutturale e la sperimentazione nello spazio esterno, e pannelli solari che forniscono energia. La ISS è un laboratorio scientifico unico al mondo per le sue due fondamentali condizioni sperimentali: l’ambiente di microgravità e la presenza umana. L'assemblaggio completo della Stazione ha richiesto più di 40 missioni.

Il primo modulo, il modulo russo Zarya, è stato lanciato nel 1998 e due mesi dopo il modulo americano Unity si agganciava a Zarya avviando la costruzione in orbita del più complesso sistema spaziale abitato; l'ultimo è stato l’italiano Permanent Multipurpose Module Leonardo, nel 2011. È previsto un altro modulo pressurizzato da collegare alla Stazione nel 2014, il russo Nauka Multipurpose Laboratory Module. L’idea di costruire una “stazione spaziale con equipaggio permanente” risale già al 1984, quando il presidente USA, Ronald Reagan, lanciò la proposta di una cooperazione internazionale per dare vita a questo ambizioso progetto. L’anno successivo, Giappone, Europa e Canada decidono di partecipare al programma. Nel 1988 viene avviata la fase di sviluppo con la firma del primo accordo intergovernativo tra Stati Uniti, Giappone, Canadae 9 paesi europei Stati membri dell’ESA.

L’astronauta Luca Parmitano è atterrato nella notte dell’11 novembre alle 3:50 a bordo della capsula Soyuz, nelle steppe del Kazakistan.

È giunta al termine la missione da record dell'Agenzia Spaziale Italiana che avuto come protagonista Luca Parmitano, astronauta italiano dell'Agenzia Spaziale Europea e maggiore dell'Aeronautica Militare. Dopo quasi sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale, oltre 30 esperimenti, due attività extra veicolari e l'attracco di tre navicelle, Luca Parmitano è tornato sulla Terra insieme all'astronauta della NASA Karen Nyberg e al comandante, il cosmonauta Fyodor Yurchikhin.

Sganciandosi dalla Stazione ieri sera, il viaggio di rientro attraverso l'atmosfera è stato brevissimo: l'equipaggio ha ridotto la propria velocità di crociera da 28.800 Km/h in orbita, a zero, nel corso di poco più di tre ore, ed è arrivato a destinazione nelle steppe del Kazakistan.

Luca Parmitano si prepara al decollo verso la ISS previsto per il prossimo maggio: inizierà così la missione battezzata “VOLARE”.

 

Parmitano è il primo della nuova generazione degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a essere stato assegnato a una missione sulla ISS ed è, inoltre, maggiore dell’Aeronautica Italiana. La nuova missione spaziale avrà l’obiettivo di promuovere il futuro dell’esplorazione spaziale dell’Europa e il ruolo che l’Europa ha sulla Stazione attraverso l’ESA. Sarà la prima di lunga durata per l’Agenzia Spaziale Italiana: Parmitano sarà lanciato dal cosmodromo di Baikonur il prossimo maggio e resterà sulla ISS circa sei mesi.

Questa opportunità di volo è stata assegnata all’ASI dalla NASA e nasce da un Memorandum bilaterale diretto NASA/ASI, in base al quale ASI ha fornito all’ente spaziale statunitense tre moduli pressurizzati abitativi (MPLM – Multi Purpose Pressurized Module) e il PMM (Permanent Multi Purpose Module) per la ISS. Durante la missione, Luca sarà impegnato in più di 20 esperimenti scientifici per ESA e ASI, molti dei quali sono basati sul know how italiano: dovrà svolgere come membro di equipaggio della ISS un’ampia e articolata attività di sperimentazione, pianificata dal crew office della NASA.

La missione di Luca Parmitano sarà rappresentata da una Soyuz che con una scia tricolore avvolge la Terra e traccia il percorso della Stazione Spaziale Internazionale. Il decollo è fissato il 29 maggio dal Cosmodromo di Baiknur, quando razzo russo Soyuz TMA-07M con i tre componenti della Expedition 36/37 partiranno alla volta della ISS. Oltre a Luca Parmitano, nell’equipaggio ci saranno il comandante russo Fyodor Yurchikhin e la statunitense Karen Nyberg. A novembre dello stesso anno la Soyuz TMA-09M lascerà la ISS per rientrare a Terra.

Spacemag

25 Gen 2011 Scritto da

È il 12 aprile 1961, i motori della capsula Vostok 1 si accendono. Si percepisce l’emozione di chi sta assistendo a quello storico momento, di chi ha lavorato strenuamente perché l’Unione Sovietica potesse vincere la corsa alla spazio. 3…2…1… il cosmonauta Yuri Gagarin è il primo essere umano ad andare nello spazio percorrendo un’orbita terrestre in 108 minuti. Pochi mesi dopo, il 5 maggio dello stesso anno, gli americani lanciano il missile Mercury con a bordo l’astronauta Alan Shepard che effettua un volo di 15 minuti senza entrare in orbita ma raggiungendo comunque lo spazio. La NASA dovrà aspettare il 20 febbraio 1962 per avere il primo astronauta americano in orbita terrestre, John Glenn.

È iniziata l’epoca pioneristica della conquista umana dello spazio e per anni, le due “superpotenze” si inseguono in continui nuovi lanci in cerca di nuovi primati.  La NASA doveva recuperare il distacco con l’URSS e la conquista della Luna era l’obiettivo da raggiungere per primi. Il momento si concretizzò il 20 luglio 1969 quando il LEM Eagle dell’Apollo 11 atterrò per primo sul nostro satellite. 

Nel 2004, dalla base europea di Kourou in Guyana francese, prenderà il via la Missione Rosetta. La sonda verrà diretta verso la cometa Churyumov-Gerasimenko, dove farà atterrare un Lander che posandosi sulla superficie effettuerà una trivellazione nella cometa. Vi è solo un problema per una missione storica di questo livello, la sonda che atterrerà non ha un nome! Ora l'Agenzia Spaziale Italiana insieme a tutte le altre agenzie che partecipano al progetto hanno indetto un Concorso rivolto ai Giovani compresi tra i 12 e i 25 anni, per trovare un nome alla sonda. Premio: un viaggio alla base europea di Kourou in Guyana francese ad assistere al Lancio della sonda!

On line  l’ultima iniziativa dell’Agenzia Spaziale Italiana nel campo della comunicazione

Molti pensano che la comunicazione multimediale rappresenti il futuro e molti enti ed istituzioni stanno puntando sul rafforzamento dei loro strumenti di comunicazione sul web. L’Agenzia Spaziale Italiana  sta sviluppando una serie di attività volte a comunicare al grande pubblico l’importante ruolo che l’Italia ha nel panorama mondiale nel settore spaziale.
“Nei prossimi mesi si succederanno alcuni degli eventi più importanti della storia dell’Agenzia Spaziale Italiana: è arrivato il momento per dotarsi di questo nuovo strumento di comunicazione”. Così il presidente dell’ASI Enrico Saggese, nel suo editoriale di apertura, saluta lo ‘start up’ della WebTV dell’Agenzia, on line sul sito www.asitv.it da lunedì 19 luglio. Uno strumento unico ed innovativo, sia nel panorama nazionale che si affianca a livello internazionale alle note web tv dell’ESA e della NASA, per dare il maggior risalto possibile ai programmi e le attività del nostro Paese nel settore spaziale.

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery