Le artiste sono Francesca Bedetti, Eugenia Berčić, Fernanda Andrea Cabello, Cinzia Catena, Luisa del Vecchio, Alessandra Di Marco, Emanuela Fabozzi, Anna Maria Grippo, Robbie Mazzaro, Maria Grazia Morsella, Speranza Neri, Paola Ramondini, Francesca Romana Sansoni, Alessandra Spina, Manuela Troilo, Raffaella Troise, Maria Valerio, Tatiana Viduatto. La mostra si snoda all’interno degli spazi di Porta San Sebastiano, nelle due torri e nel camminamento che sovrasta la porta delle mura difensive di Roma. In apertura di percorso è possibile ammirare vere e proprie narrazioni d’argilla: alcune piante magiche con i loro semi, la pelle del drago, antiche calligrafie incise su cubi in ceramica attraversati dal tempo e lastre di terra cromata. Nella sala sopra la porta, poi, la creta assume sembianze di volti che raccontano le storie di principesse, fate, streghe e regine che, alternandosi a opere in cui le frammentazioni della materia fluttuano nell’etere, si ricompongono in una sintesi di simboli e miti. Le opere esposte presentano molte delle tecniche ceramiche e decorative quali il neriage, l’engobbio, il bucchero, il raku, naked, pitfire e obvara. Infine, uno spazio è dedicato anche alla produzione artistica di 10 bambini (allievi del Laboratorio “Colori in volo” di Alessandra Di Marco) che, attraverso il progetto “Il mondo di Pinocchio”, rappresentano la bellezza della manipolazione della terra e la freschezza del gesto ingenuo e originale di un fanciullo.
Il valore dell’argilla
L’argilla è una materia solo apparentemente povera; è ricca di significati artistici e spirituali. I manufatti in argilla sono infatti la più antica delle forme artigianali di cui siano pervenute testimonianze attraverso i secoli e sono stati di fondamentale importanza per la cronologia universale (i reperti più antichi di argilla cruda lavorata risalgono a circa 9.000 anni fa). Il ceramista è una figura quasi mitica, perché la trasformazione e la lavorazione dell’argilla si ricollegano intimamente all’azione divina del Creatore. Le antiche religioni impiegavano la ceramica per riprodurre tangibilmente i loro dei, formulando riti propiziatori per mezzo di “immagini” in argilla.
SCHEDA INFO
Dove
Narrazioni d’argilla. Gli archetipi nelle fiabe e nei miti Roma, Museo delle Mura Via di Porta San Sebastiano, 18
Quando
18 settembre – 15 novembre 2020
Orari
ore 9.00-14.00 Chiuso il lunedì; la biglietteria chiude mezz’ora prima.
Ingresso gratuito