Una convivenza lunga 20.000 anni: l'altopiano persiano patria di tutti i primi eurasiatici
L’altopiano persiano, il luogo dove gli antenati di tutti i non africani hanno vissuto per 20.000 anni dopo aver lasciato l’Africa. In questo periodo è avvenuta anche la loro mescolanza genetica con i Neanderthal
Un nuovo studio genetico guidato dall’Università di Padova identifica il luogo che ospitò tutte le popolazioni non africane e servì da hub per la colonizzazione di Eurasia, Oceania e Americhe.
Tutte le attuali popolazioni umane non africane sono il risultato di suddivisioni avvenute dopo che i loro antenati lasciarono l’Africa, almeno 60.000 anni fa. Queste suddivisioni, tuttavia, non avvennero subito: ci sono voluti altri 20.000 anni, durante i quali tutti i non africani facevano parte di un’unica popolazione. Ma dove hanno vissuto in quel periodo? Un anno fa, questa domanda non avrebbe avuto risposta. Oggi, invece, è possibile conoscere con precisione il luogo che ospitò la nostra specie e servì da hub per la colonizzazione successiva grazie allo studio The Persian Plateau served as Hub for Homo sapiens after the main Out of Africa dispersal appena pubblicato sulla rivista «Nature Communications» e condotto dai ricercatori del dipartimento di Biologia dell’Università di Padova in collaborazione con il dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, l’Università Griffith di Brisbane (Australia), l’Istituto Max Planck di Jena (Germania) e l’Università di Torino.
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