ALFA CENTAURI CHIAMA TERRA
La vela con il sistema di trasmissione, composto da emettitori in fase tra loro (grating coupler)
Team di ricerca dell’Università di Padova mette a punto sistema per comunicazioni interstellari.
Siamo davvero soli nell’universo? Ci sono tracce di civiltà passate o precursori dello sviluppo della vita? L’uomo si è posto da sempre queste domande.
La ricerca scientifica ne cerca le risposte in diverse direzioni. Da un lato con l’osservazione dalla terra o da satelliti intorno al nostro pianeta alla ricerca dei pianeti dove si può sviluppare la vita, chiamati extrasolari; negli ultimi vent’anni ne sono stati individuati migliaia, intorno a stelle a diverse distanze da noi. Una seconda linea riguarda l’ascolto dei segnali provenienti dal cosmo, sia radio che luminosi, alla ricerca di possibili “firme” che attestino un trasmettitore artificiale. La terza linea, molto più ambiziosa è quella di visitare questi “candidati”, fare delle osservazioni delle misure e comunicarle a casa.
Team di ricerca dell’Università di Padova coordinato dal prof Paolo Villoresi, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Ateneo, ha recentemente pubblicato nella rivista «Physical Review Research», dell’American Physical Society, uno studio dove si propone un sistema di comunicazione che una sonda lanciata dalla terra può utilizzare per trasmettere le osservazioni svolte durante il passaggio intorno all’eso-pianeta Proxima Centauri B.