Analizzando la formazione di Niobrara in Colorado - un canyon composto da strati di rocce sedimentarie con prevalenza di calcare e argillite, formatosi quando sul nostro pianeta c’erano ancora i dinosauri – il team ha trovato la firma, antica 87 milioni di anni, della transizione di risonanza Terra/Marte. Il fenomeno è una diretta conseguenza del cosiddetto 'effetto farfalla', per cui le piccole variazioni alle condizioni iniziali, nel lungo periodo, producono cambiamenti importanti nei sistemi non lineari. In termini spaziali, due corpi che si avvicinano tra loro mentre girano intorno ad un comune centro di gravità possono influenzarsi a vicenda e modificare i rispettivi assi di rotazione. Il che comporta una variazione nell’esposizione alla radiazione solare che genera un cambiamento climatico. Per trovare prove di quanto i cicli astronomici possano condizionare il clima terrestre – passato e futuro – il gruppo di scienziati ha osservato la composizione chimica delle rocce di Niobrara e analizzato le percentuali di argilla e carbonato di calcio presenti, concludendo che in esse c’è memoria delle rivoluzioni climatiche collegate ai cicli astronomici: un clima caldo umido ad esempio consente una sovrabbondanza di argilla negli strati sedimentari, uno freddo o secco genera più calcare.
Ulteriore conferma al fenomeno della transizione di risonanza Terra/Marte (ovvero della reciproca influenza climatica) è stata data anche attraverso l’analisi del radioisotopo, un metodo per datare le rocce a partire dalle percentuali di decadimento radioattivo negli elementi che le compongono. Futuri studi potranno chiarire alcuni aspetti del caos e analizzare, in prospettiva climatica, la marcia della Terra intorno al Sole.