Mercoledì, 24 Febbraio 2021

 
L’Università di Milano-Bicocca e il governo della Repubblica delle Maldive da oggi insieme per la salvaguardia della scogliera corallina. Una partnership per raggiungere nuovi importanti traguardi sui temi della sostenibilità e della biodiversità

Nel corso della cerimonia trasmessa questa mattina in diretta streaming dall’aula magna del campus milanese, la rettrice dell’Ateneo, Giovanna Iannantuoni, e il ministro della Pesca, risorse marine e agricoltura della Repubblica delle Maldive, Zaha Waheed (in collegamento video) hanno firmato l’accordo dando ufficialmente il via al progetto per lo sviluppo di linee di ricerca collaborative.

Le scogliere coralline sono tra gli ecosistemi più complessi e ricchi di biodiversità sulla Terra, ma sono minacciate da una gestione non sostenibile dell’ambiente e delle sue risorse.

La partnership stipulata oggi prevede l’avvio di un vero e proprio censimento di tutte le tecniche utilizzate per il restauro delle scogliere coralline (coral reef restoration), con l’obiettivo di individuare quelle più efficaci per garantire la sopravvivenza di questi delicati organismi presenti alle Maldive e di mettere a punto le linee guida nazionali per la loro applicazione e il loro monitoraggio.

Pubblicato in Ambiente


"Quando si lavora con il pubblico non e' possibile che rimanga la liberta' assoluta, questo vale sia per i medici sia per gli insegnanti. Chi lavora a contatto con i cittadini ha il dovere di tutelarli e tutelarsi. Serve dunque una sorta di 'patentino' per continuare ad esercitare la propria professione". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, nel corso di un'intervista.

"Occorre attenzione sulla scuola, dobbiamo continuare a salvaguardarla- prosegue Magi- perche' iniziamo ad avere qualche problema con le varianti, soprattutto con quella inglese. Sembra che ci sia una parte del corpo docente che sta rifiutando di fare il vaccino. Per evitare questi problemi il governo potrebbe pensare di rendere la vaccinazione obbligatoria per tutti coloro che lavorano a stretto contatto con il pubblico". D'altronde la Regione Puglia, ricorda Magi, ai sensi della legge 81 sul risk management "ha gia' reso il vaccino un requisito indispensabile".

Pubblicato in Medicina



Un team di ricercatori dell’Istituto di biomembrane, bioenergetica e biotecnologie molecolari del Cnr di Bari, dell’Università di Bari e dell’Università Statale di Milano ha sviluppato uno strumento in grado di facilitare la diagnosi genetica delle patologie e la scoperta di nuove mutazioni nel genoma associate a condizioni patologiche. Lo studio è pubblicato su Bioinformatics

Il nuovo software denominato VINYL (Variant prIoritizatioN bY survival anaLysis) - sviluppato da un team di ricercatori dell’Istituto di biomembrane, bioenergetica e biotecnologie molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibiom) di Bari, dell’Università "Aldo Moro" di Bari e dell’Università Statale di Milano - riproduce e ottimizza i principali criteri utilizzati in diagnostica molecolare per individuare mutazioni nel nostro genoma potenzialmente collegate con l’insorgenza di patologie genetiche, facilitando le applicazioni della genomica, che si occupa di capire i meccanismi di funzionamento del nostro patrimonio genetico tramite il confronto delle sequenze dei genomi. Lo studio è pubblicato su Bioinformatics.

Pubblicato in Tecnologia


Osservati, per la prima volta da una pulsar al millisecondo in fase “esplosiva”, lampi in banda ottica e ultravioletta oltre alle pulsazioni nei raggi X tipiche di questi corpi celesti. La scoperta, guidata da ricercatrici e ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e basata anche su osservazioni effettuate con il Telescopio Nazionale Galileo, mette alla prova i modelli teorici che descrivono il comportamento delle pulsar in sistemi binari. 
Si chiama SAX J1808.4-3658 ed è una pulsar, ovvero una stella di neutroni – quel che resta di stelle più massicce del Sole – che emette radiazione attraverso due coni di luce e ruota molto rapidamente, facendo sì che l'emissione appaia pulsante, come quella un faro. Ma non finisce qui. È una pulsar “al millisecondo”, cioè ruota ancora più veloce della maggior parte delle pulsar, completando ben 401 giri su sé stessa in un solo secondo, e per di più si trova in un sistema binario, orbitando insieme a un’altra stella alla quale sottrae regolarmente materia. Ma è anche un oggetto celeste decisamente incostante. Alterna infatti fasi di “quiescenza” a periodi più attivi o “esplosivi” ogni 3–4 anni: l’esplosione più recente, la nona dalla sua scoperta nel 1996, è stata registrata tra agosto e settembre 2019.

Pubblicato in Fisica

 

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